Cesena Cinema
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Maria Callas e Pier Paolo Pasolini © Archivio Storico del Cinema /AFE, Roma
15 settembre 2005 - 3 novembre 2005 Mario Tursi

"Mario?! Mario è bravo!". Con questa semplice e perentoria affermazione, Paul Ronald, decano dei fotografi del cinema italiano, e non, ha definito una volta il lavoro di Mario Tursi. Una definizione lusinghiera, vista la fonte, e senz'altro meritata.
Una sorta di passaggio di consegne tra due maestri di quell'arte particolare che è la foto di scena. Forse non è un caso che sia stato proprio Mario Tursi (nato a Roma nel 1929 da una famiglia di fotografi) a prendere il posto di Paul Ronald a fianco di Luchino Visconti. Il fotografo francese interrompendo il suo rapporto, ormai logorato (iniziato nel '47 con La terra trema), con Visconti alla vigilia de Il Gattopardo (film seguito poi da G.B. Poletto) ha ceduto il testimone a Tursi che, da Vaghe stelle dell'Orsa in avanti, è stato una presenza fissa sui set viscontiani.

L'avvallo di Visconti e la qualità della sua produzione fotografica hanno poi aperto a Tursi le porte più importanti del cinema italiano degli ultimi quarant'anni, per una carriera ricca di riconoscimenti e di prestigiose collaborazioni (accanto a Visconti, solo per citare qualche nome, Pasolini, Rosi, Petri, Lattuada, Scola, Benigni e Troisi, seguito pressochè interamente nel suo cammino registico), anche con autori stranieri (Bunuel, Polanski, Scorsese).

Tursi arriva al cinema con alle spalle una significativa tradizione famigliare e una lunga esperienza di fotoreporter maturata in una delle più importanti agenzie italiane del dopoguerra.
L'esperienza accumulata nel campo della cronaca - fatta di curiosità, colpo d'occhio e abilità nel saper cogliere il momento giusto - ha avuto come conseguenza una maniera diversa d'intendere la professione, che Tursi ha trasferito con maestria sul set. Con l'obiettivo della sua camera, Mario Tursi ha evidenziato quella abilità, propria dei grandi fotografi, di saper fissare in un solo scatto l'atmosfera e il clima di un set. La mostra delle sue foto si offre come una sequenza di straordinarie immagini capaci di raccontare, come nessun altro mezzo, il cinema nel suo farsi.



 
QUANDO
Cinema San Biagio
15 settembre 2005 - 3 novembre 2005