Sono davvero scarse le notizie riguardanti Vittorio Mazza e la sua Foto Film Color. 
Eppure  il nome del fotografo e della sua agenzia sono stati importanti per il cinema italiano degli anni '50 e '60.  Su di lui  poche le note biografiche e abbastanza approssimative. Per arricchirlele si sono fatte  ricerche e sono stati sentiti fotografi come Vittorugo Contino e Mimmo Cattarinich quasi suoi contemporanei, che non molto hanno aggiunto se non ribadire l'importanza dello studio di via Po, che in quel periodo, fungeva anche da approdo  per i fotografi stranieri (americani in particolare) che transitavano per Roma, impegnati a documentare Dolce vita e Hollywood sul Tevere.  
Rarissime anche le immagini su Mazza; le uniche, opera di Luciano D'Alessandro, sono state rintracciate presso il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo. Eppure le stampe della Foto Film Color sono circolate parecchio in conseguenza dei molti film seguiti, e un buon numero sono conservate  anche nell'Archivio Pietrangeli.  Si tratta di quelle di Souvenir d'Italie,  film girato da Antonio Pietrangeli lungo buona parte della penisola nel 1956.  A quelle foto, che recano ben evidente sul retro il timbro blu dello studio, si sono aggiunti di recente diverse migliaia di negativi che il Centro Cinema ha rintracciato e acquistato da un collezionista privato. Questa nuova acquisizione ha permesso di compilare una filmografia più dettagliata rispetto a quelle lacunose fino ad ora pubblicate. Una filmografia che, come in altri casi quando c'è di mezzo uno studio fotografico importante, non può essere imputata totalmente e solamente al suo titolare. 
Sono pochi i film ascrivibili unicamente a Vittorio Mazza mentre i restanti vanno distribuiti tra i vari fotografi  (dai fratelli Assenza a Velio  Cioni, per ricordare i più celebri) che periodicamente, e in momenti diversi, hanno  collaborato con lui. Tutti film comunque marchiati Foto Film Color,  studio prestigioso che,  a prescindere dal nome, produceva anche bellissime stampe in bianco e nero.

A cura di Antonio Maraldi
Mostra realizzata in occasione della 16° edizione di CliCiak