Cesena Cinema
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 In viaggio con papà
Cesena 31 marzo - 1 maggio 2012 Fotografi di scena del cinema italiani. Enrico Appetito

Non è  così complicato, come ad un primo approccio potrebbe apparire, individuare nella lunga e felice  carriera di Enrico Appetito alcune linee guida che ne han segnato il cammino. Nell'ambiente del cinema e in quello più ristretto dei fotografi di scena, Enrico Appetito era per tutti il fotografo di Alberto Sordi. Un'attribuzione che, come spiega la figlia Tiziana nell'intervista ospitata in questo catalogo, lo stesso Sordi aveva alimentato. Un'attribuzione solo in parte corretta. Perché se è vero che Appetito ha seguito tutte le ultime prove dell'attore-regista romano, questo suo impegno non è mai stato totalizzante e si è concretizzato solo a partire da Il malato immaginario di Tonino Cervi,  a carriera decisamente ormai ben avviata. E' vero che c'erano stati degli incontri precedenti (Scusi lei è favorevole o contrario Il Prof. Dott. Guido Tersilli, primario della clinica Villa Celeste convenzionata con la mutua) ma è solo a partire da quella fortunata riduzione molieriana che il rapporto tra i due diventa continuo, ma non esclusivo. In precedenza Appetito - e qui siamo ad una seconda profonda traccia - era stato testimone di molti set di western all'italiana, a cominciare da Per un pugno di dollari di Sergio Leone (seguito solo in parte) che quel genere, esploso alla metà degli anni '60, aveva fragorosamente avviato. In mezzo a quei film di fango, sudore, cavalli e polvere da sparo Appetito si è trovato decisamente a proprio agio come documenta la sua nutrita produzione fotografica, sia in bianco e nero che a colori. Che sia stato, comunque, un fotografo di scena a 360 gradi arriva a testimoniarlo non solo il rapporto fiduciario con Tonino Cervi, eclettico regista e produttore seguito per molti anni e su molti set (oltre ai film "sordiani" si possono ricordare, tra gli altri, Oggi a me domani a te, La nottata,  Ritratto di borghesia in nero, Il turno) ma anche -  altra direttrice importante - il lavoro legato al cinema d'autore. A partire da L'avventura di Antonioni, Appetito ha messo la sua fotocamera al servizio sia dei maestri affermati (dal Monicelli di Casanova '70 e de Il marchese del Grillo al Lizzani di Fontamara) che dei nomi del nuovo cinema italiano (Verdone, Ferrario, Monteleone, Zaccaro). A lui si devono poi alcune immagini diventate vere e proprie icone come le foto di Laura Antonelli di Malizia, arrampicata sulla scala o seduta sul letto mentre si sistema le calze, riprodotte nelle pagine che seguono.
Ricostruire il suo lungo percorso è stato abbastanza agevole, grazie  al fondamentale contributo della figlia Tiziana, che ne conserva e cura l'archivio, e a Piero Servo dell'AFE che ne distribuisce le foto, ma non del tutto privo di problemi legati all'attribuzione. Incrociando dati e repertori e consultando vecchi suoi colleghi, nella filmografia si sono voluti indicare  i titoli certi, del tutto o quasi. Questo non esclude mancanze o errori, anche perché nei momenti di maggior impegno produttivo, per Enrico Appetito e gli altri fotografi di nome, era consuetudine scambiarsi tranquillamente i set, iniziando un film e finendone un altro.
 

A cura di Antonio Maraldi
Mostra realizzata in occasione della 15° edizione di CliCiak

 
QUANDO

Cinema San Biagio
4 dicembre 2012 - 4 febbraio 2013