La giuria del concorso, composta dall'esperta dell'IBC Giuseppina Benassati, dal critico Cesare Biarese, dal fotografo di scena Franco Bellomo e dal regista Luciano Manuzzi ha attribuito all'unanimità i seguenti riconoscimenti:
- Premio per il miglior scatto in bianco e nero ex aequo
a Paolo Ciriello per una foto di Noi 4 di Francesco Bruni, "per aver colto il tempo sospeso del set con uno scatto figurativamente composito"
e a Fabio Bacci per una foto di Fino a qui tutto bene di Roan Johnson, "per aver saputo restituire l'energia liberatoria per qualcosa che sta finendo".
- Premio per la miglior serie in bianco e nero
a Maila Iacovelli e Fabio Zayed per le foto di La buca di Daniele Ciprì, "per la perfetta resa dell'artificio cinematografico".
- Premio per il miglior scatto a colori ex aequo
a Simone Falso per una foto di Torneranno i prati di Ermanno Olmi, "per la perfetta sintesi tra la messa in scena cinematografica e la drammaticità del racconto"
a Mario Spada per una foto de Il giovane favoloso di Mario Martone, "per la composizione che riesce a coniugare il senso del film con la tradizione iconografica".
- Premio per la serie a colori ex aequo
a Emanuela Scarpa per le foto della serie televisiva Gomorra di Stefano Sollima, "per l'efficacia del reportage sulla crudezza dell'ambiente sociale, trasformato in set"
a Monica Chiappara per le foto di Anita B. di Roberto Faenza, "per il rigore formale e compositivo".
- Il premio "Ciak, ritratto d'attore sul set", assegnato dalla redazione del magazine di cinema diretto da Piera Detassis, è andato per la sezione bianco e nero a fotografi Francesca Casciarri per una foto di Anime nere di Francesco Munzi; per la sezione colore a Simona Pampallona per una foto di Le meraviglie di Alice Rohrwacher.
- Il premio speciale Giuseppe e Alda Palmas, per un fotografo iscritto per la prima volta a CliCiak, è andato a Emilia Mazzacurati per le foto di La sedia della felicità di Carlo Mazzacurati.
La giuria ha deciso inoltre di segnalare il lavoro dei fotografi Fabrizio De Blasio (per Gli anni spezzati - Il giudice di Graziano Diana e per La bella e la bestia di Fabrizio Costa), Fabrizio Di Giulio (per Non è mai troppo tardi di Giacomo Campiotti), Stefano C. Montesi (per Banana di Andrea Jublin, Smetto quando voglio di Sydney Sibilia e Una donna per amica di Giovanni Veronesi), Andrea Pirrello (per Arance e martello di Diego Bianchi "Zoro" e per Smetto quando voglio di Sydney Sibilia) e Loris T. Zambelli (per Soap opera di Alessandro Genovesi).