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Da zero a dieci
CliCiak 2003 5 aprile - 27 aprile 2003

6a edizione

i premi

La giuria, composta dai fotografi  Sergio Strizzi e Mario Tursi, dallo storico della fotografia Denis Curti e dal critico Lorenzo Pellizzari, preso in esame il materiale pervenuto, e compiaciuta della buona qualità rintracciata negli scatti  presentati, dopo una attenta disamina, ha attribuito all'unanimità i seguenti riconoscimenti.
 
- premio per la sezione in bianco e nero a Chico De Luigi per la foto di Da zero a dieci di Luciano Ligabue, per la capacità compositiva, in grado di condensare in un unico momento il mestiere del cinema
 
-premio per la sezione colore ex aequo a:  Emilio Lari per la foto di Febbre da cavallo. La mandrakata di Carlo Vanzina, per  l'ironia con cui ha saputo riflettere il carattere del film e a Umberto Montiroli per la foto di Operazione rosmarino di Alessandra Populin, per la vivacità cromatica e il senso del movimento catturato sulla scena
 
- premio per la miglior serie in bianco e nero ad Angelo R. Turetta per le foto di Paz! di Renato De Maria, per aver saputo restituire il senso stravagante del film, attraverso un uso sapiente dei contrasti e della luce
 
- premio per la miglior serie a colori ex aequo a: Stefano D'Amadio per le foto di Respiro di Emanuele Crialese, per la delicatezza dei colori, capaci di rendere l'atmosfera del film e a Moris Puccio per le foto di Amnesia di Gabriele Salvatores, per  la scansione narrativa e il buon senso compositivo;
 
La giuria, inoltre, ha ritenuto opportuno segnalare il lavoro dei fotografi Nicola Casamassima e Gianfranco Mura
 
Il premio speciale "Ciak, ritratto d'attore", assegnato dal mensile di cinema edito da Mondadori è andato a Philippe Antonello, per la foto in bianco e nero di Un viaggio chiamato amore di Michele Placido, e a Gianfranco Mura, per la foto a colori di Casomai di Alessandro D'Alatri; due scatti che, in pause diverse sul set, hanno saputo fissare l'intensità di sguardi femminili rivolti oltre la scena.

FOTOGRAFI DI SCENA DEL CINEMA ITALIANO. ANGELO NOVI

Angelo Novi nasce il 9 giugno 1930 a Lanzo d' Intelvi in provincia di Como. Figlio di un ingegnere, rimane orfano del padre a 13 anni. Trasferitosi con la madre ed il fratello maggiore a Milano, frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera, dov'è allievo di Domenico Cantatore. Si iscrive poi alla facoltà di Architettura che abbandona dopo un anno per dedicarsi alla fotografia. Nel 1952 inizia a collaborare come fotoreporter con l'agenzia Publifoto di Milano, per i settori della cronaca e del reportage. Attraverso Publifoto collabora con i giornali «Il Corriere padano», «La Notte» e, infine, «Il Giorno», quotidiano per cui effettua reportage in Turchia, Siria, Libano, Iran, India. Nel 1956 è a Budapest durante i giorni della resistenza alle armate sovietiche. Nel 1958 conosce Simonetta Borsini che sposa l'anno successivo. La coppia si trasferisce a Roma, dove nasceranno le figlie Francesca (nel 1963) e Livia (1965). Qui Angelo passa dalla Publifoto alla Dufoto, agenzia fotografica per la quale svolge anche l'attività di fotografo di scena teatrale, in più occasioni, fra cui quelle offerte dai festival di Spoleto. La collaborazione successiva è con  Studium, agenzia facente capo a Eleonora Corbi, sorella di Gianni («L'Espresso»), per cui effettua reportage di rilievo, tra cui uno sul viaggio del Papa in Israele (1964)  e uno in Vietnam (1965). Nel frattempo Novi ha cominciato a documentare qualche set, per conto prima di Pierluigi (uno special su Era notte a Roma di Rossellini) e poi di Divo Cavicchioli (Mamma Roma di Pasolini). L'interesse per il cinema  si fa preminente e, salvo qualche parentesi - tra il 1968 e il 1969 apre l'ufficio romano di «Vogue» - quella del fotografo di scena diventa la sua  professione principale. Come fotografo di scena collabora con importanti registi italiani come Comencini, Zurlini, Bolognini, Lattuada e costruisce duraturi sodalizi con Pier Paolo Pasolini (di cui documenta anche La ricotta, Il vangelo secondo Matteo, Uccellacci uccellini, Teorema), Sergio Leone (Il buono, il brutto, il cattivo, C'era una volta il West, Giù la testa, C'era una volta in America) e Bernardo Bertolucci (Il conformista, Ultimo tango a Parigi, Novecento, La tragedia di un uomo ridicolo, L'ultimo imperatore, Il tè nel deserto, Il piccolo Buddha, Io ballo da sola). Nel suo curriculum anche diversi western all'italiana, in cui qualche volta appare come comparsa. Riconosciuto maestro della foto di scena, Angelo Novi muore a Lanzo d'Intelvi il 6 maggio del 1997.

 
CliCiak 6a edizione
Galleria Comunale d'arte
5 aprile - 27 aprile 2003

Fotografi di scena del cinema italiano. ANGELO NOVI
Galleria d'arte "La Pescheria", 5 - 27 aprile 2003 in collaborazione con la Cineteca del Comune di Bologna