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Il partigiano Johnny (ph DeLuigi)
CliCiak 2001 10 marzo - 1 aprile 2001

4a edizione

i premi

La giuria, composta dal critico Cesare Biarese, dal fotografo Vittorugo Contino, dall'art director Beppe Preti e dal fotografo Mario Tursi, preso in esame il materiale pervenuto e compiaciuta della ormai definitiva affermazione dell'iniziativa, dopo una attenta disamina, ha attribuito all'unanimità i seguenti riconoscimenti

- premio per la sezione bianco e nero ad Angelo R. Turetta per la foto de I cento passi di Marco Tullio Giordana, per essere riuscito, nel ritrarre il regista al lavoro, a restituire l'atmosfera del film.

- premio per la sezione colore ad Emilio Lari per la foto di Quello che le ragazze non dicono di Carlo Vanzina, per la sapiente composizione grafica e cromatica

- premio per la miglior serie fotografica a Chico De Luigi per le foto de Il partigiano Johnny di Guido Chiesa, per aver presentato un servizio che, nell'alternare inquadrature di respiro e dettagli, ha saputo rendere appieno lo spirito del film
 
La giuria, inoltre, ha deciso di assegnare un premio speciale a Philippe Antonello e Gianfranco Salis per l'insieme delle foto presentate, a conferma di una qualità riconosciuta.

La giuria, infine, ha ritenuto opportuno segnalare il lavoro dei fotografi Marina Alessi, Fabio Lovino, Piero Marsili Libelli e Guido Salvini.

Il premio speciale "Ciak ritratto d'attore", asssegnato dal mensile di cinema edito da Mondadori è andato a Angelo R. Turetta per la foto del film I cento passi, per la capacità di documentare in una sola inquadratura la rivolta del figlio e la sofferenza della madre, riscrivendo in bianco e nero una sorta di dolente pietà contemporanea.



FOTOGRAFI DI SCENA DEL CINEMA ITALIANO. DIVO CAVICCHIOLI

Nato a Cecina il 25 ottobre 1924, Divo  Cavicchioli si trasferisce con la famiglia a Roma nell'immediato dopoguerra, abbandonando un impiego nelle ferrovie. Nella capitale si appoggia allo studio fotografico di Malandrino, marito di una cugina, e comincia a muovere i primi passi come fotografo professionista. Agli inizi degli anni '50 apre il suo primo studio in via Liguria ed entra in contatto col mondo del cinema. Dopo essere stato, nel 1952, factotum di Germi sul set di Il brigante di Tacca del lupo dà il via alla carriera di fotografo di scena che lo porterà a lavorare con diversi registi, quali Germi (L'uomo di paglia, Divorzio all'italiana, Sedotta e abbandonata), Pasolini (Mamma Roma, Uccellacci uccellini), Montaldo (Tiro al piccione), Vancini (La lunga notte del '43),  Scola (La congiuntura) e Ferreri (L'harem, L'udienza). Nella sua lunga filmografia rientrano anche molti film di genere, dalle commedie ai western, i cui set ama particolarmente. Eclettico e pieno d'iniziative, non disdegna ti tanto in tanto altre esperienze (è, ad esempio,  attore ne La congiuntura di Scola e aiuto regista di Polidoro in Permette signora che ami voglia figlia?). Ad affiancarlo nel lavoro di laboratorio interviene ben presto il fratello Irio (Cecina 1927) che continua ancora oggi l'attività, assieme al figlio di Divo, Paolo, anch'egli fotografo di scena (mentre l'altra figlia, Annabella, nata dal matrimonio con Maria Vittoria D'Avanzo, vive attualmente in Australia). Una svolta nella sua vita privata e professionale avviene con Queimada di Pontecorvo, film che Cavicchioli segue in tutte le fasi. Innamoratosi di Cartagena, dove il film è girato, dirada i suoi impegni. Inizialmente rientra in Italia dalla primavera all'autunno, passando il resto dell'anno in Colombia, poi dal '78 si trasferisce definitivamente nella città colombiana dove apre un ristorante, si risposa ed ha una nuova figlia. Nel 1986 interpreta un piccolo ruolo in Cronaca di una morte annunciata di Francesco Rosi, film girato a Cartagena. Muore nella città colombiana nel gennaio del '96 in seguito ad un infarto.

 
CliCiak 4a edizione
Galleria Comunale d'arte
10 marzo - 1 aprile 2001


Fotografi di scena del cinema italiano. DIVO CAVICCHIOLI
Galleria d'arte "La Pescheria", 10 marzo - 1 aprile 2001