Cesena, biblioteca
Malatestiana, eventi e documenti
Dal 1974 dipendente del Comune di Cesena, Giovannini - da
sempre appassionato di fotografia – viene presto incaricato di realizzare i
microfilm di tutti i codici malatestiani, di molti periodici storici e di altri
documenti manoscritti e a stampa: si tratta di centinaia di migliaia di scatti
che lui stesso sviluppa in un laboratorio inizialmente di fortuna, poi
rapidamente organizzato con attrezzature professionali. Subito dopo inizia la
sua vera carriera di fotografo professionista, con la rilevazione di tanti
scorci cesenati, edifici, monumenti e particolari architettonici e non.
Autodidatta, perfeziona la sua tecnica affiancandosi ai principali fotografi
che allora operavano a Cesena (Dellamore, Zangheri, Bertaccini) e carpendone i
segreti professionali, per poi affinarli ed adattarli al veloce evolversi delle
tecniche fotografiche e di sviluppo.
Sono suoi gli scatti a colori pressoché perfetti che
costituiscono la base del “Catalogo aperto dei manoscritti malatestiani”, una
banca dati liberamente consultabile che richiede immagini ad altissima
risoluzione prive della benché minima ombreggiatura, nonostante la naturale
ondulazione delle pergamene e nonostante l’estrema fragilità dei codici, per i
quali è consentito esclusivamente l’uso di luci fredde. Sono sue anche le tante
fotografie che hanno fissato nel tempo le innumerevoli iniziative realizzate in
biblioteca e le istantanee di ospiti e visitatori illustri che da sempre
giungono in Malatestiana; sono sue le più classiche ed eleganti immagini
dell’Aula del Nuti presenti su materiali pubblicitari e pagine web;
naturalmente sono sue le fotografie che illustrano la maggior parte delle
pubblicazioni edite dalla biblioteca Malatestiana.
Ora che Giovannini, pensionato dal 2009, non è più
dipendente del Comune di Cesena, le tante fotografie da lui realizzate sono in
fase di riordino in attesa di una sistematica digitalizzazione, inventariazione
e catalogazione per realizzare un fondo a lui intestato. Si tratta di una
operazione doverosa ma anche di infinita utilità in quanto il fondo Giovannini
– che sicuramente risulterà il più ampio conservato in Malatestiana,
comprendendo centinaia di migliaia di fotogrammi di microfilm e decine di
migliaia di scatti fotografici - testimonia 40 anni di attività della
biblioteca.