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Giuseppe Palmas

La raccolta di 200 fotografie, digitalizzate ma non ancora catalogate, costituisce solo una parte della collezione di Giuseppe Palmas. Nato a Cesena nel 1918, amante della scrittura e con in tasca un diploma mai utilizzato di maestro elementare, Palmas si trasferisce a Milano nel 1946 dove, grazie ad un amico cesenate, si impiega come giornalista di cronaca nera al "Corriere Lombardo".

 


Ritratti di artisti

La raccolta di 200 fotografie, digitalizzate ma non ancora catalogate, costituisce solo una parte della collezione di Giuseppe Palmas.
Nato a Cesena nel 1918, amante della scrittura e con in tasca un diploma mai utilizzato di maestro elementare, Palmas si trasferisce a Milano nel 1946 dove, grazie ad un amico cesenate, si impiega come giornalista di cronaca nera al "Corriere Lombardo".
La svolta della sua vita avviene nel 1950: inviato speciale nel Polesine alluvionato, al fianco di un fotografo, matura l'idea di diventare lui stesso fotoreporter. Poco dopo si licenzia dal giornale e apre un'agenzia di fotogiornalismo che ben presto occupa quattordici persone fra i quali due amici cesenati Gillo Faedi e Giacomo Baldazzi.
Nel 1953 Palmas decide di trasferirsi a Roma dove comincia a lavorare nell'agenzia di Marcello Maggiori, che più tardi rileva. Fonte di lavoro sono i servizi per la televisione ma soprattutto per il cinema.
Stanco della vita caotica della capitale decide di ritornare a Cesena dove apre uno studio fotografico in corso Cavour con annessa galleria d'arte pur continuando a lavorare per diversi giornali e agenzie. Nel 1977 muore lasciando in eredità alla famiglia il suo prezioso archivio fotografico e il ricordo di una vita segnata da molti cambiamenti.

Parte di questo corpus di immagini, circa 200 positivi, è stato donato alla Biblioteca: alle foto di personaggi del mondo cinematografico ripresi sia in momenti privati che in occasioni pubbliche si alternano foto di scena dai set di alcuni film famosi come "Pane, Amore e Fantasia", "Elena di Troia" o "Vacanze romane".
Anche la cosiddetta Hollywood sul Tevere è rappresentata: chi va a lavorare a Cinecittà non sfugge agli scatti di Palmas.

Un ruolo importante hanno le foto che riprendono i protagonisti della canzone italiana dal 1951 al 1960.
Anni non casuali: il 1951 dà il via al Festival di Sanremo, il 1960 chiude un'epoca musicale ed apre quella del rock.

Non mancano in questo fondo anche immagini di sportivi, di uomini politici, scrittori, artisti, e poi ancora i grandi avvenimenti che hanno caratterizzato la nazione dopo la Seconda Guerra Mondiale: l'alluvione del Polesine, il ritorno dei reduci dalla Russia dopo quasi dieci anni di distanza dalla fine del conflitto e l'arrivo dello scià di Persia, Reza Pahlevi, in patria finalmente rilassato e sereno.

Bibliografia
Giuseppe Palmas: professione fotoreporter, a cura di R. Palmas, A. Maraldi, A. Severi, Cesena, Archivio fotografico Giuseppe Palmas, 1995
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