La raccolta fu lasciata alla città di Cesena dallo stesso Bufalini (Cesena 1787-Firenze 1875), chirurgo e cattedratico, iniziatore del sistematico uso del metodo sperimentale applicato alla medicina. Bufalini mantenne sempre stretti rapporti con la città natale, che gli intitolò, ancora vivente, la piazza già di San Francesco ed il monumento in suo onore. L'arrivo della raccolta, nell'aprile 1875, avviò la trasformazione della Comunale, da contenitore di testi in prevalenza religiosi, a biblioteca laica. La collezione comprende circa 9.000 opere (6.480 volumi e 2.176 opuscoli) e numerose carte manoscritte (tra le quali l'epistolario, le relazioni e gli studi medici) e rappresenta uno dei pochi esempi di libreria di un importante medico dell'Ottocento conservata integralmente.
Bibliografia
G. Cerasoli, La biblioteca di Maurizio Bufalini, "Studi romagnoli", 51 (2000), pp. 464-5