Google Arts and Culture ha collaborato con la Biblioteca Malatestiana per raccontare le vicende più affascinanti della sua storia.
La Biblioteca Malatestiana
Quali sono le carattistiche dell’antica Biblioteca Maltestiana e dei suoi manoscritti che
distinguono ancora oggi il progetto di Malatesta Novello?
Le Ossa di Malatesta Novello
Vivono tra queste mura solo le idee e l’affascinante cultura di Malatesta Novello oppure di
lui sopravvive qualcosa in più?
I graffiti della Biblioteca Maltestiana
Lucrezia Borgia come Bansky? Le mura sono sempre state utilizzate per comunicare al mondo il proprio messaggio, anche nell’antica aula realizzata da Matteo Nuti.
L’archivio fotografico della Biblioteca Malatestiana
I fondi fotografici conservati alla Biblioteca Malatestiana costituiscono un fonte importantissima per la ricerca storica.
La Biblioteca Malatestiana conserva i manoscritti di Malatesta Novello affinché i loro testi restino per sempre a disposizione di tutti.
Poesia dai manoscritti 1: Le Odi di Orazio
Dal Carpe diem Oraziano, tramandato nel manoscritto Malatestiano S XXV 2, alle interpretazioni di Valéry Larbaud, Giovanni Pascoli e Franco Fortini.
Poesia dai manoscritti 2: Le Satire di Giovenale
Lettura di un testo che illustra gli aspetti meno nobili dell’antica Roma, di cui la Malatestiana conserva nel manoscritto S XXII 2 un commento quattrocentesco.
Poesia dai manoscritti 3: “Da tanta oscurità, luce sì chiara”. Lucrezio, De rerum natura
La poesia della natura che anche attraverso il manoscritto Malatestiano S XX 4 ha continuato ad affascinare generazioni e generazioni fino ai nostri giorni.
Poesia dai manoscritti 4: Didone che “s’ancise amorosa” nell’Eneide di Virgilio
La poesia commossa di Virgilio dedicata all’amore disperato di Didone per Enea, conservata nel codice Malatestiano S XIX 3.