Musei e Gallerie
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13 maggio – 24 giugno 2025 Mostra "TERRA FERITA. La Romagna tra frane, alluvioni e biblioteche da salvare"

Da martedì 13 maggio, nella Galleria del Ridotto, sarà allestita la mostra di Silvia Camporesi "TERRA FERITA. La Romagna tra frane, alluvioni e biblioteche da salvare", a cura di Sauro Turroni.

Questa mostra presenta il lavoro fotografico di Silvia Camporesi a due anni dall’alluvione che ha colpito la Romagna nel maggio 2023, articolato in due percorsi distinti ma connessi: Sommersi salvati e Romagna sfigurata.

Sommersi salvati
Nei giorni immediatamente successivi all’esondazione, Camporesi ha documentato l'opera silenziosa e tenace degli "Angeli del fango", volontari accorsi per salvare libri, archivi e opere d’arte sommerse dall'acqua.
Il cuore del progetto è il Seminario Vescovile di Forlì, dove un patrimonio librario immenso e fragile è stato estratto dal fango pagina dopo pagina, gesto dopo gesto. Queste immagini raccontano un’azione collettiva di salvataggio culturale e ci ricordano che la cura può diventare un atto politico.
Due teche completano la narrazione: una custodisce i libri sommersi e perduti, ancora intrisi di acqua e fango, l’altra accoglie i volumi recuperati, asciugati e in attesa di restauro.
Sommersi salvati è un omaggio a chi ha custodito la memoria nel cuore del disastro.


Romagna sfigurata
Crolli, scivolamenti, distacchi, scorrimenti, colate. Il paesaggio si muove. E non dimentica.
Il secondo capitolo del progetto esplora la dimensione più lenta ma devastante della catastrofe: le frane che hanno segnato i territori collinari della Romagna, nei mesi successivi all’alluvione.
Romagna sfigurata, vincitore del bando Strategia Fotografia 2023 (sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura), ha visto Silvia Camporesi percorrere in sei mesi i territori colpiti, accompagnata dal coordinamento scientifico dell’architetto paesaggista Sauro Turroni.
I geologi della Regione Emilia-Romagna hanno censito oltre 81.000 frane, un dato che disegna un paesaggio vulnerabile, effimero, eppure di una nuova, crudele bellezza. Le fotografie selezionate raccontano luoghi dove il tempo sembra essersi fermato: Modigliana, Brisighella, Dovadola, Casola Valsenio, Civitella, Borgo Tossignano, Predappio.
Laddove la distruzione ha cancellato l’opera umana, è emersa una geografia nuova, fatta di crepe, squarci e silenzi. Il paesaggio, nella sua crudele metamorfosi, si rivela anche nella sua verità più profonda: quella di essere vivo, instabile, precario.


La mostra si arricchisce infine di due video: Fango, di Mara Moschini e Marco Cortesi, che documenta con sensibilità e precisione il salvataggio dei libri all’interno del Seminario; e Le frane viste dall’alto, una ricognizione aerea dei versanti colpiti, realizzata con il supporto dei geologi della Regione Emilia-Romagna e riprese effettuate con drone.
Due sguardi complementari che ampliano la narrazione visiva, restituendo la complessità e la forza di un territorio ferito, ma ancora capace di racconto.


Progetto sostenuto da Strategia Fotografia 2023 e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
DOVE
Galleria del Ridotto
Corso Mazzini 1
QUANDO
13 maggio – 24 giugno 2025

ORARI MOSTRA
venerdì 17-20
sabato 10-12 I 17-20
domenica 10-12 I 17-20

Nei festivi del 2 e 24 giugno la mostra osserverà i seguenti orari: 10-12 | 17-20
INGRESSO
Ingresso libero
INFORMAZIONI
tel. 0547-610892