Il Rifugio Antiaereo di viale Mazzoni venne costruito dal Comune di Cesena all'inizio del 1944 per proteggere la popolazione civile da eventuali bombardamenti aerei.
Dal maggio del 1943, infatti, l'Italia centro-settentrionale cominciò ad essere sottoposta alle prime incursioni da parte degli Alleati, con lo scopo di indebolire le difese tedesche e preparare il terreno per l'invasione.
Progetto e costruzione
Il rifugio, il più importante di Cesena, fu progettato nel 1940 dall’Ingegnere capo del Comune, Mario Tellerini, responsabile del Comitato di Difesa Antiaerea della città, seguendo le precise direttive impartite dal Ministero della Guerra.
Per la sua costruzione fu scavato il colle della Rocca Malatestiana, in posizione distante dalla piazza del Popolo per evitare il rischio di ostruzione degli ingressi in caso di crolli di fabbricati.
Il rifugio fu utilizzato per la prima volta il 13 maggio 1944, giorno del primo, tragico bombardamento aereo su Cesena.
La vita nel Rifugio
Il rifugio era principalmente riservato a donne, bambini e invalidi, con circa 290 posti a sedere in legno.
Durante gli allarmi aerei, la popolazione si ammassava in spazi ristretti per ore, vivendo in condizioni di estrema tensione e difficoltà.
Un rigido regolamento dettava le norme di comportamento all’interno del rifugio, sia per i civili che per il personale di servizio, per garantire la sicurezza e la convivenza.
Resistenza mAPPe
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