Quasi
tutta l’opera pittorica di Forabosco fu ispirata da quella del
Padovanino, di cui probabilmente l’artista fu allievo. Ebbe
contatti, tuttavia, anche con Fetti, Strozzi e la Scuola bolognese,
grazie ai quali arricchì la pittura neocinquecentesca di ambito
veneto.
Forabosco
visse quasi esclusivamente a Venezia, dove risulta iscritto alla
Fraglia dei pittori veneziani dal 1634 al 1639.
Gli
unici suoi spostamenti documentati riguardano la città di Padova, in
cui ebbe bottega nel 1653 (solo per un anno) e in cui morì nel 1679.
Nel 1646 dipinse la pala votiva per la chiesa di Santa Maria Assunta a Malamocco, vicino a Venezia. Degli anni Sessanta sono le tele dipinte per la chiesa veneziana di San Nicola da Tolentino, rappresentanti l’ Estasi di S. Francesco e San Magno vescovo con l’angelo.
Noto come ritrattista, alcune delle sue opere si trovano al Museo del Prado di Madrid, al Kunsthistorisches Museum di Vienna, al Musée des beaux arts di Lione e alla Galleria degli Uffizi di Firenze. Tra le più famose i ritratti del doge Carlo Contarini e di sua moglie Paolina Loredan Contarini nella collezione Brogliato – Bentivoglio a Venezia.
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