olio
su tela
cm 98x111
Il dipinto proviene dalla fondazione Valzania ed è stato attribuito dalla studiosa Marina Cellini a Girolamo Forabosco.
Nella tela sono rappresentati due personaggi: una giovane nobile, riccamente abbigliata che tiene in mano una ciotola, con accanto un'altra donna, presumibilmente un'ancella. Sulla sinistra si scorge un monumento dalle forme classicheggianti.
Il soggetto del dipinto si presta a due possibili interpretazioni. Secondo la prima ipotesi la donna che si appresta a bere dalla coppa è Sofonisba, nobile cartaginese che decide di suicidarsi per non cadere nelle mani dei vincitori romani.
La seconda ipotesi, invece, identifica il soggetto raffigurato in Artemisia, vedova di Mausolo, che pur avendo fatto costruire un'imponente tomba per il marito (il cosiddetto mausoleo), ne beve le ceneri per divenire lei stessa tomba del consorte.
Il dipinto è caratterizzato da toni melodrammatici, come si desume dal forte chiaroscuro, dall'atteggiarsi della serva e dalla giovane donna che si volge direttamente verso lo spettatore.
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