A causa della prematura morte, pochissime sono le notizie relative a Vincenzo Baldacci. Considerate la propensione alla pittura e l'apprezzabile abilità tecnica, il Comune di Cesena sovvenzionò il suo soggiorno a Roma affinché il giovane potesse studiare presso l'Accademia di San Luca.
In quest'ambito egli venne in contatto con la maniera neoclassica di Vincenzo Camuccini e di Felice Giani, come testimoniano le opere esposte in Pinacoteca: Funerali di Ettore, Ritratto di Napoleone Bonaparte e Filottete morente.