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Giovan Battista Salvi, detto il Sassoferrato Sassoferrato, 1609 - Roma, 1685

Giovan Battista Salvi, detto il Sassoferrato dalla città in cui nacque, probabilmente si formò dapprima nella bottega paterna di impronta manierista, studiando le opere marchigiane di Lorenzo Lotto e Orazio Gentileschi, poi dal 1629 a Roma presso Domenichino, passando da Firenze e Bologna. Importante per la sua formazione fu soprattutto lo studio delle opere dei grandi maestri del Quattrocento e del Cinquecento.

La sua attività si svolse quasi esclusivamente a Roma, dove ebbe fortuna e fama grazie alla produzione di numerose composizioni basate sulla figura della Vergine, immagini devozionali destinate in gran parte ad una committenza privata come nel caso delle tele l'Angelo Annunziante, l'Annunziata, Madonna con il Bambino, Vergine Addolorata e Vergine in preghiera, tutte conservate nella Pinacoteca di Cesena.

La sua produzione è molto spesso basata sulla copia puntuale o sulla derivazione da modelli a soggetto sacro di grandi maestri quali Raffaello, Perugino, Domenichino, Guido Reni, Albani, Barrocci ecc., nonché sull’utilizzo di cliches compositivi replicati, a volte con minime differenze, probabilmente per far fronte alla grande quantità di commissioni di cui era incaricata la sua bottega.

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Nel 1630 lavorò per i benedettini del complesso abbaziale di San Pietro in Perugia, dove ancora oggi sono conservate un gran numero di opere dell’artista, e realizzò per l’abate Leoni una Madonna del Giglio tratta dallo Spagna.

A Roma, negli anni Quaranta del Seicento, decorò la chiesa di San Francesco di Paola e realizzò altre opere su commissione della principessa Pamphili di Rossano: un suo ritratto e la pala d’altare Madonna del Rosario con S. Domenico e S. Caterina da Siena per la chiesa di Santa Sabina.

Dalla fine degli anni Quaranta ebbe numerosi figli che crescendo divennero suoi allievi. Alcune sue opere si conservano a Forlì, Reggio Emilia, Firenze, Roma, Parigi, Londra e a Sarasota (Florida).



Fonti:
Il Sassoferrato, un preraffaellita tra i puristi del Seicento, Catalogo della mostra presso Cesena, Galleria Comunale d'Arte 16 maggio - 25 ottobre 2009, a cura di MASSIMO PULINI, Cesena 2009.
• AA.VV., Grande dizionario enciclopedico UTET, volume XVI, UTET, Torino 1971, p. 710.
• AA.VV., Le Muse. Enciclopedia di tutte le arti, volume X, De Agostini Editore, Novara 1968, p. 405 - 406.

Fonti Online:
Dizionario Biografico degli Italiani (Treccani)

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