Giovan Battista Salvi, detto il Sassoferrato dalla città in cui nacque, probabilmente si formò dapprima nella bottega paterna di impronta manierista, studiando le opere marchigiane di Lorenzo Lotto e Orazio Gentileschi, poi dal 1629 a Roma presso Domenichino, passando da Firenze e Bologna. Importante per la sua formazione fu soprattutto lo studio delle opere dei grandi maestri del Quattrocento e del Cinquecento.
La sua attività si svolse quasi esclusivamente a Roma, dove ebbe fortuna e fama grazie alla produzione di numerose composizioni basate sulla figura della Vergine, immagini devozionali destinate in gran parte ad una committenza privata come nel caso delle tele l'Angelo Annunziante, l'Annunziata, Madonna con il Bambino, Vergine Addolorata e Vergine in preghiera, tutte conservate nella Pinacoteca di Cesena.
La sua produzione è molto spesso basata sulla copia puntuale o sulla derivazione da modelli a soggetto sacro di grandi maestri quali Raffaello, Perugino, Domenichino, Guido Reni, Albani, Barrocci ecc., nonché sull’utilizzo di cliches compositivi replicati, a volte con minime differenze, probabilmente per far fronte alla grande quantità di commissioni di cui era incaricata la sua bottega.