olio
su tela
cm 45x33
Il
dipinto, tradizionalmente abbinato a quello dell’Annunziata, fu in
realtà realizzato in autonomia come dimostrano sia il diverso
trattamento della superficie pittorica che la stessa rappresentazione
dei soggetti: l’angelo è, infatti, raffigurato con una luminosa
aureola attorno al capo mentre la Vergine ne è priva.
Simile
è invece la provenienza delle due pitture, come dimostrano le
iscrizioni presenti sul retro delle tele: “EST BEATIS. ME
VIRG. NIS MARIAE EX. DONO, RMI. P. D. MODESTI A CESENA.1686.” Provengono quindi dalla Basilica del Monte di Cesena alla quale
vennero donate nel 1686 dall’abate Modesto Vendemini.
L'Arcangelo
Gabriele è rappresentato di profilo con una mano sul petto ed un
giglio nell'altra mano, suo attributo iconografico. Entrambi i
dipinti sono esempi dello stile inconfondibile del Sassoferrato che
presenta lineamenti nitidi, gesti misurati e un colore intenso ed
avvolgente.
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