Al'interno della Scuola Cònia, corso estivo triennale di Tecnica della Rappresentazione diretto da Claudia Castellucci e Joe Kelleher, sono previste alcune conferenze aperte al pubblico, con ingresso gratuito.
PROGRAMMA
Giovedì,10 luglio, ore 16:30
Aula Magna della Biblioteca Malatestiana, Cesena
MISERABILIA - SPAZI E SPETTRI NELLA CITTÀ CONTEMPORANEA
MISERABILIA è una ricerca multidisciplinare che esplora spazi e spettri della miseria nell’immaginario e nella realtà urbana contemporanea per poter tornare a riconoscere e indagare le manifestazioni tangibili e intangibili della miseria e la messa a sistema di modalità e linguaggi per poterla raccontare e progettare. La ricerca muove da due assunti: la rimozione dello spazio di esistenza della miseria nella realtà concreta e immateriale occidentale a favore di ‘misurabili condizioni di povertà‘; la presenza nelle città di manufatti a testimonianza di un passato in cui la miseria era ‘materia’ di governo e di progetto.
Sara Marini
Professoressa ordinaria di Composizione architettonica e urbana presso l’Università Iuav di Venezia
Sabato, 12 luglio, ore 10.30
Chiostro di San Domenico, Cesena
I QUADERNI DI ARTAUD: UN PROTOCOLLO LETTERARIO
Tra il 1945 e il 1948 Antonin Artaud, internato nei manicomi di Rodez e Ivry, riempie 404 quaderni di scuola. Tra una riga e un’altra inscrive disegni a matita e a inchiostro, legacci e nodi che uniscono più pagine, o chiodi che le bucano. I disegni non hanno funzione didascalica in relazione al testo. La scrittura è estemporanea, coincide esattamente con il tempo della sua esecuzione. Linguaggio e pensiero sono colti nel loro stesso farsi. Istituendo un raccordo tra le due istanze, quella clinica e quella letteraria, nel caso dei Cahiers si può legittimamente parlare di ‘protocollo letterario’, dove il gesto dello scrivere è preminente sulla produzione del testo stesso.
Lucia Amara
Docente di Lettere. Svolge una ricerca su mistica e linguaggio presso l’Università La Sapienza
Lunedì, 14 luglio, ore 16:30
Chiostro di San Domenico, Cesena
JOSEFINE. LA VOCE DEL POPOLO
Josefine la cantante o il popolo dei topi (1924), il celebre, ultimo racconto di Franz Kafka, è una parabola sul rapporto fra la moltitudine e la singolarità, fra la forza del carisma e l'opposizione disobbediente, fra la prestazione eccezionale dell’artista e il più anodino e comune dei gesti: può essere perciò interpretato come un grande testo filosofico-politico sulla natura enigmatica del ‘popolo‘, o sulla sua impossibile definizione.
Andrea Cavalletti
Critico e Filosofo
Mercoledì 16 luglio, ore 16.30
Chiostro di San Domenico, Cesena
ARTE E APOCALISSE
Perché la vera opera d’arte è sempre un’apocalisse? Ma cosa si intende come apocalisse? Esiste rapporto tra creazione artistica, contestazione del senso dominante e testimonianza etica? Tra ricostruzione storico-religiosa e interpretazione apocalittica della teoria estetica, nella tensione tra bello e sublime, si proporrà l’opera d'arte come sospensione/annullamento dello spazio/tempo quotidiano e irruzione di un altro sguardo capace di ‘ricreare il mondo’, di inventarne un’impossibile redenzione capace di trasfigurare l'umano.
Gaetano Lettieri
Docente di Storia del Cristianesimo e delle Chiese, Università La Sapienza, Roma
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La Scuola Cònia è realizzata da Societas con il sostegno di: Comune di Cesena, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura
La Scuola Cònia beneficia del contributo di: Romagna Iniziative, Fondazione LAM, Centrale del latte di Cesena.
Si ringrazia Libreria Albizzi di Cesena.