La Regione Emilia Romagna celebra il Marzo delle Donne Islamiche 2025 con una rassegna di film e workshop sull'arte di strada di artiste donne dei Paesi islamici.
La rassegna si terrà a Cesena, Monteleone e Bologna.
Cesena ospiterà la rassegna nelle date 10, 11, 17, 18 marzo, alle ore 16:00, presso la Biblioteca Malatestiana, in Sala Proiezioni.
I film che saranno proiettati a Cesena sono: Tatami di Z. Ebrahimi e G. Nattiv (lunedì 10), Cafarnao di N. Labaki (martedì 11), Adam di Maryam Touzani (lunedì 17) e Il caftano blu di M. Touzani (martedì 18).
Presenta e coordina la discussione finale Daniele Gualdi.
In sala Ada Grilli, giornalista e capoprogetto
L’ingresso è gratuito e aperto alla cittadinanza.
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"Tatami" è un intenso thriller sportivo del 2023 diretto da Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi. La trama ruota attorno a Leila Hosseini, una judoka iraniana, e alla sua allenatrice Maryam Ghanbari, durante i Campionati mondiali di judo a Tbilisi, in Georgia.Leila è determinata a vincere la medaglia d'oro, ma a metà della competizione, riceve un ultimatum dalla Repubblica Islamica: deve fingere un infortunio e perdere, per evitare di competere contro un'atleta israeliana. Leila e Maryam si trovano quindi di fronte a una scelta impossibile: seguire gli ordini del governo e rinunciare al sogno di una vita, o ribellarsi e lottare per la libertà e l'onore.Il film esplora temi come la politica nello sport, la pressione del governo sulle atlete, il coraggio di prendere posizione e la solidarietà femminile.
"Cafarnao" ci porta nelle strade di Beirut, dove incontriamo Zain, un dodicenne la cui vita è segnata dalla povertà e dalla mancanza di diritti. Il film si apre con Zain in tribunale, intento a fare causa ai suoi genitori per averlo messo al mondo. Attraverso una serie di flashback, veniamo a conoscenza della sua difficile esistenza: costretto a lavorare per sopravvivere, Zain si prende cura dei suoi fratelli più piccoli in un contesto di degrado e violenza. La situazione precipita quando la sua sorellina Sahar viene data in sposa a un uomo adulto, un evento che spinge Zain a fuggire di casa. Durante il suo vagabondaggio, incontra Rahil, una giovane immigrata etiope, e il suo bambino Yonas. Insieme, cercano di costruirsi una sorta di famiglia, trovando momenti di umanità in un mondo che sembra averli dimenticati. "Cafarnao" è un racconto crudo e realistico, che ci mostra la forza di chi lotta per la sopravvivenza e la dignità in condizioni estreme.
"Adam" di Maryam Touzani ci porta nel cuore della medina di Casablanca, dove le vite di Abla e Samia si intrecciano in un racconto intimo e profondo. Abla, vedova e madre di Warda, gestisce una piccola panetteria nella sua casa, un rifugio di quotidianità e tradizione. La sua esistenza viene sconvolta dall'arrivo di Samia, una giovane donna incinta e non sposata, alla disperata ricerca di un luogo sicuro. Inizialmente riluttante, Abla apre le porte della sua casa, dando inizio a una convivenza che trasformerà entrambe. Il film esplora con delicatezza il legame che si sviluppa tra le due donne, un legame fatto di silenzi, sguardi e gesti quotidiani. La cucina diventa il luogo dove le loro storie si mescolano, dove il pane appena sfornato diventa simbolo di calore e accoglienza. "Adam" affronta temi universali come la maternità, la solitudine e la forza delle donne, ma lo fa con uno sguardo particolare alla società marocchina, dove le convenzioni sociali possono essere un peso difficile da sopportare. La regista ci immerge in un mondo di tradizioni e tabù, dove la solidarietà femminile diventa un atto di resistenza.
"Il caftano blu" di Maryam Touzani è un'intensa storia d'amore, accettazione e tradizione ambientata nella medina di Salé, in Marocco. Halim e Mina sono una coppia sposata da molti anni e gestiscono un negozio di caftani tradizionali. Halim è un maestro artigiano che dedica la sua vita alla creazione di questi abiti sontuosi, mentre Mina si occupa della gestione del negozio.La loro vita viene sconvolta dall'arrivo di Youssef, un giovane apprendista che Halim assume per aiutarlo nel lavoro. La presenza di Youssef risveglia in Halim desideri repressi, mettendo a dura prova il suo matrimonio e la sua identità. Allo stesso tempo, Mina affronta una malattia terminale, aggiungendo un ulteriore strato di complessità alla loro relazione.
Il film esplora temi come l'amore non convenzionale, la repressione dei desideri, la malattia e la forza dei legami familiari. Touzani dipinge un ritratto sensibile e commovente di una coppia che cerca di trovare un equilibrio tra tradizione e modernità, tra dovere e desiderio.