Cesena Cinema
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Risorgimento e altre storie

Film per i 150 anni dell'Unità d'Italia
 
Locandina

 
La terza sezione di Piazze di Cinema si terrà in Piazza Amendola, suggestiva location che negli ultimi anni ha ospitato rassegne estive dedicate ai film del passato, ed è dedicata al RISORGIMENTO E ALTRE STORIE.
 
A fare da anteprima a questa sezione e all'intera rassegna di Piazze di Cinema, lunedì 27 giugno è in programma Noi credevamo di Mario Martone, film con Luigi Lo Cascio fresco vincitore di 7 David di Donatello, compresi quelli per il miglior film e  la miglior sceneggiatura (scritta dal regista con Giancarlo De Cataldo).
Il programma prevede la proiezione anche di altri film  che verranno presentati nelle settimane successive all'Arena Vivere il tempo e a Villa Silvia di Lizzano.
 
Tutte le proiezioni sono ad ingresso gratuito con inizio alle ore 21,45, eccetto quella di Senso (ore 23)
I film indicati da * rientrano nel programma di Piazze di cinema.

In collaborazione con Cineteca di Bologna, Cineteca Nazionale di Roma, Ripley's Film, Cineforuma Image, Associazione Vivere il tempo, Associazione AMMI.




 
 

i film in programma - PIAZZA AMENDOLA

 
Noi credevamo

LUNEDI' 27 GIUGNO ORE 21.45
Noi credevamo di Mario Martone (2010) col., 170'
con Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco, Francesca Inaudi

Nascita e sviluppo del processo risorgimentale, dal 1828 al 1870 circa, seguendo le gesta di tre ragazzi meridionali che in seguito alla feroce repressione borbonica decidono di affiliarsi alla Giovane Italia di Giuseppe Mazzini. Le vite di Domenico, Angelo e Salvatore verranno segnate tragicamente dalla loro missione di cospiratori e rivoluzionari,  tra rigore morale e pulsione omicida, spirito di sacrificio e paura, carcere e clandestinità, slanci ideali e disillusioni politiche. Fresco vincitore di 7 David di Donatello, compresi quelli per il miglior film e la miglior sceneggiatura (scritta dal regista con Giancarlo De Cataldo).


 
 
Viva l'Italia

LUNEDI' 4 LUGLIO ORE 21.45
Viva l'Italia* di Roberto Rossellini  (1961), col. , 138'
con Renzo Ricci, Paolo Stoppa, Giovanna Ralli

La spedizione dei Mille, dallo sbarco a Marsala al ritiro di Garibaldi a Caprera. Girato da Rossellini in occasione del centenario dell'unità d'Italia. «Il film raggiunge i suoi scopi: togliere l'epopea garibaldina dal mito e dall'oleografia (con un Garibaldi miope e reumatico, ridotto alla sua misura domestica: Ricci con la voce di Emilio Cigoli) e dare alla rievocazione storica la spoglia concretezza di una cronaca. Il tono cresce nell'ultima parte col mirabile inciso alla corte di Napoli, l'incontro di Teano, la partenza per Caprera: momenti in cui verità storica e umana coincidono in poesia.» (Il Morandini, Zanichelli 2007)


 
 
Senso

VENERDI' 8 LUGLIO ORE 23.00
Senso* di Luchino Visconti (1954), col., 115'
con Alida Valli, Farley Granger, Massimo Girotti

Tra Venezia, Villa Valmarana e Verona, la vicenda della contessa Livia Serpieri che per amore di un giovane tenente austriaco tradisce i patrioti italiani alla vigilia della battaglia di Custoza, dando a lui il denaro a loro destinato. Quando scopre l'amante con un'altra donna, Livia lo denuncia. Partendo dal romanzo di Arrigo Boito, Visconti costruisce uno dei suoi capolavori come un melodramma sul crollo di una società. Splendide le scene di battaglia girate con precisi riferimenti alla pittura dei macchiaioli e raffinato l'uso del colore da parte di G. R. Aldo, direttore della fotografia che morì durante le riprese. IL film fu al centro di un vivace dibattito critico sul passaggio dal neorealismo al realismo.
 

 
 
Allonsanfan

LUNEDI' 11 LUGLIO ORE 21.45
Allonsanfan* di Paolo e Vittorio Taviani (1974), col., 115'
con Marcello Mastroianni,  Lea Massari, Laura Betti

Nel 1816, in piena Restaurazione, il nobile Fulvio Imbriani, di idee liberali, torna alla casa paterna dove - tra i ricordi dell'infanzia e gli agi della sua famiglia - dimentica l'impegno politico. I vecchi amici, però, lo spingono a prendere parte a una spedizione nel Sud che dovrebbe sollevare la popolazione contro il governo borbonico. «Come in tutti i film dei Taviani degli anni '70, la metafora storica serve a una riflessione sulla condizione dell'Italia contemporanea. Per l'equilibrio tematico e il rigore formale siamo di fronte a una delle prove più convincenti dei registi toscani. Straordinari gli interpreti» (www.film.tv.it)


 
 

LUNEDI' 18 LUGLIO ORE 21.45
Il brigante di Tacca del Lupo di Pietro Germi (1952), col. bn 97'
con Amedeo Nazzari, Cosetta Greco, Saro Urzì
 
Nel 1863, un reggimento di bersaglieri, guidati dal capitano Giordani dà la caccia in Calabria a un famoso brigante. L'mertà dei notabili e della popolazione verrà rotta grazie ad una ragazza che il brigante aveva "disonorata"; i suoi familiari consentiranno ai soldati di scovare la banda e sconfiggerla. "Rilettura in chiave populista di un episodio della storia italiana che a Germi non interessa per la ricerca di cause o di spiegazioni sociologiche dei fatti, ma come possibilità di raccontare elementi naturalistici con una tecnica all'americana: la storia del Sud filmata come un western". (Il Mereghetti). 

 
 
1860 I mille di Garibaldi

LUNEDI' 25 LUGLIO ORE 21.45
1860 I mille di Garibaldi di Alessandro Blasetti  (1934), bn, 81'
con Giuseppe Gulino, Aida Bellia, Maria Denis

I patrioti siciliani, ritirati sui monti in attesa dell'arrivo, dato per imminente, del liberatore, Garibaldi., si trovano in una situazione drammatica perché minacciati dai soldati dell'esercito borbonico. Il patriota Carmeliddu viene mandato a sollecitare l'intervento gariibaldino Dopo molti indugi e ostacoli, Garibaldi parte da Quarto per sbarcare con i suoi mille a Marsala, inizio della spedizione vittoriosa.  Blasetti «riuscì, nel tracciare il percorso cinematografico di un'epopea, ad assimilare al meglio le influenze del cinema sovietico della rivoluzione e della tradizione italiana verista, senza mai cedere alle lusinghe della retorica celebrativa» (Alfredo Baldi n Nuovo dizionario universale del cinema, a cura di Fernaldo Di Giammatteo, Editori Riuniti 1994). La prima versione conteneva cinque minuti finali in cui facevano un'apparizione le camicie nere. Blasetti li tagliò e rimise in circolazione nel 1951 il film col titolo I mille di Garibaldi.

 
 
Il gattopardo

LUNEDI' 1 AGOSTO ORE 21.45
Il gattopardo di Luchino Visconti (1963), col., 184'
con Burt Lancaster, Alain Delon, Claudia Cardinale

Dall'omonimo romanzo postumo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, la storia del principe Fabrizio di Salina che, nella Sicilia del 1860 liberata da Garibaldi, accetta l'annessione allo stato sabaudo. Inoltre favorisce il fidanzamento del nipote Tancredi, prima garibaldino poi ufficiale piemontese, con la bella Angelica, di famiglia ricca ma non nobile.  Mentre in un gran ballo si festeggia il nuovo ordine e la mancata rivoluzione, il principe riflette sulla sua imminente fine e su quella del suo mondo. «Confrontato con un romanzo di cui conosce ogni piega e sfumatura (ironie comprese), Visconti intercetta in profondità il senso della deità e di immobilità del siciliano principe di Salina e ne fa allegoria di una trasformazione del mondo che spiega l'oggi e motiva la Storia» (Giorgio Gosetti in Enciclopedia del cinema, Dizionario critico dei film, Istituto della Enciclopedia Italiana 2004). Vincitore della Palma d'Oro al festival di Cannes del 1963.

 
 
 

film in programma in ARENA VIVERE IL TEMPO, Via San Mauro 653

 
Nell'anno del  Signore

MARTEDI' 19 LUGLIO ORE 21.45
Nell'anno del  Signore
di Luigi Magni (1969), col., 124'
con Nino Manfredi, Claudia Cardinale

Nella Roma del 1825 i carbonari tentano senza successo di sollevare il popolo contro il governo pontificio. Due di loro, Leonida Montanari e Angelo Tarquini vengono catturati e condannati a morte.  Cerca di aiutarli, ma inutilmente, il ciabattino Cornacchia, spinto dalla convivente Giuditta, giovane ebrea innamorata di Montanari.  La donna scopre con sorpresa che Cornacchia non è altri che Pasquino, poeta che con i suoi versi in dialetto sbeffeggia il potere temporale e invita, inutilmente, il popolo a sollevarsi. «"Romano de Roma" con un'accanita vocazione anticlericale, Magni traccia con sarcasmo beffardo una spiritosa cronaca di avvenimenti prerisorgimentali che i libri di scuola ignorano. Attori da applauso» (Il Morandini, Zanichelli 2007). David di Donatello nel 1970 a Nino Manfredi come miglior attore.

 
 
Le cinque giornate

GIOVEDI' 21 LUGLIO ORE 21.45
Le cinque giornate di Dario Argento (1973), col., 123'
con Adriano Celentano, Enzo Cerusico, Marilù Tolo

Incontri e disavventure durante le cinque giornate della rivolta antiaustriaca a Milano (18 - 22 marzo 1848) del ladruncolo Cainazzo e del fornaio romano Romolo. Un'insolita incursione di Dario Argento nella commedia a sfondo storico, con una sceneggiatura scritta assieme a Enzo Ungari, Luigi Cozzi e Nanni Balestrini che spinge sul grottesco e che muove dalla tesi della mancata rivoluzione.  «Film intellettuale travestito da spettacolo plebeo o prodotto mercantile intinto di intellettualismo? » (Tullio Kezich, Il millefilm, Il Formichiere 1978).

 
 
In nome del papa re

MARTEDI' 26 LUGLIO, ORE 21.45
In nome del papa re
di Luigi Magni (1977), col., 105
con Nino Manfredi, Carmen Scarpitta, Carlo Bagno
 
Nella Roma del 1867, tre giovani rivoluzionari (Gaetano Tognetti, Giuseppe Monti e Cesarino Costa) vengono arrestati in seguito all'attentato ad una caserma. La contessa Flaminia,  madre di Cesarino,  nel tentativo di salvare il figlio, si rivolge a Mons. Colombo di Priverno, giudice del tribunale penale supremo dello stato pontificio, confidandogli che il ragazzo è anche figlio suo, frutto di un unico rapporto avvenuto diciannove anni prima. Il prelato, già in crisi, cercherà di salvare il ragazzo ma inutilmente.  «Una parte di verità storica c'è, la fantasia e la bravura di Manfredi hanno fatto il resto e il sodalizio Magni-Manfredi ha funzionato ancora » (Il Morandini, Zanichelli 2007).

 
 
 

film in programma a VILLA SILVIA, Lizzano

 
Alida Valli

VENERDI' 22 LUGLIO, ORE 21.45
Piccolo mondo antico
di Mario Soldati (1941),  bn, 107'
con Alida Valli, Massimo Serato, Ada Dondini
 
Nella Lombardia del 1850 sotto dominio austriaco, Franco Maironi giovane patriota di nobili origini, sposa contro il volere della nonna, Luisa orfana di padre e nipote di uno zio ingegnere, modesto funzionario dello stato. Per vendetta, la nonna disereda il nipote e fa licenziare lo zio presso cui i due sono andati ad abitare. In seguito alla morte di Ombretta, bimba nata pochi anni prima, Luisa si chiude in un dolore che allontana Franco. I due si riconcilieranno quando lui decide di partire per la guerra di Crimea. Riduzione del romanzo di Antonio Fogazzaro, il film è uno dei migliori risultati della scuola "calligrafica" che sceglieva soggetti ottocenteschi e puntava ad una cura formale, in funzione antiretorica. Mario Soldati parlò di "realismo storico". Di pregio le riprese in esterni, tra i paesi e le acque del lago. Primo ruolo drammatico per Alida Valli.

 
 
La pattuglia sperduta

VENERDI' 29 LUGLIO, ORE 21.45
La pattuglia sperduta di Pietro Nelli (1954), bn, 75'
con Sandro Isola, Giuseppe Aprà, Oscar Navarro

Nel marzo del 1849, tra Pavia e Vercelli, nel momento in cui Carlo Alberto sta riprendere la guerra contro gli austriaci, una pattuglia dell'esercito piemontese, guidata dal capitano Salviati resta tagliata fuori. Dopo qualche giorno riuscirà a raggiungere Novara e constatare la sconfitta. «L'originalità della Pattuglia sperduta consiste proprio nell'impostazione antieroica della vicenda, che si conclude tra i cadaveri e le macerie fumanti di una sconfitta. [...] L'enfasi nazionalistica lascia il posto a una visione dimessa e umanizzata, più aderente alla dimensione psicologica delle persone comuni, con pochi riferimenti essenziali al dibattito politico dell'epoca. Questi si possono riscontrare nel dialogo che i componenti della pattuglia intessono a proposito delle loro diverse provenienze e dell'importanza di un'Italia unita in cui possano convivere pacificamente le tradizioni di ogni regione» (R. Fiammetti, C. Recupito, P. Cirri, La pattuglia sperduta, Interlinea Edizioni, 2004). Il film, un piccolo capolavoro, segna l'esordio nel lungometraggio del documentarista Piero Nelli e nella produzione di Franco Cristaldi.