L'identità di questo artista, che operò nella prima metà del Quattrocento e che prende il soprannome dagli affreschi che eseguì nella chiesa di San Niccolò di Castrocaro Madonna con Bambino, Sant’Antonio abate e San Giovanni Battista, Madonna col Bambino tra Santo Stefano e un altro Santo, Angelo annunciante, Madonna col Bambino, angelo in volo e stimmate di San Francesco, è ancora oggi ignota: alcuni studiosi lo identificano con Guglielmo di Guido di Peruccino da Faenza e viene spesso associato al faentino Maestro di San Pier Damiano, suo contemporaneo.
Probabilmente si formò a Bologna nel cantiere di San Petronio e subì influenze emiliane e marchigiane. Intorno al 1460 affrescò la chiesa di Sant’Agostino a Cesena, della cui decorazione rimangono solo i frammenti custoditi nella Pinacoteca comunale cesenate, la Madonna del Latte, la Vergine annunciata, San Biagio e la Madonna in trono con Bambino.