Di questo pittore romagnolo si hanno pochissime e sommarie notizie. Si formò nella locale cultura artistica studiando Melozzo da Forlì e aggiornando il suo stile con novità umbro-toscane dovute ad un probabile soggiorno a Roma, dove fu influenzato dalle opere di Giovanni Santi (padre di Raffaello), Perugino, Antoniazzo Romano, Piero di Cosimo e Ghirlandaio.
La sua identità è tuttora sconosciuta poiché a Forlì, tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, vigeva in campo artistico la tradizione dei nomi senza opere e delle opere senza nome, ovvero non si citava il nome dell’artista: per questo motivo venne identificato come Maestro dei Baldraccani in quanto al servizio dell’omonima famiglia forlivese. Recenti studi tendono ad identificarlo con Leone Cobelli, letterato, artista poliedrico e personaggio importante alla corte di Baldraccani, amico di Melozzo e segretario di Caterina Sforza.
Alcune sue opere a carattere sacro si conservano a Forlì, ad Ancona (Madonna col Bambino) e a Baltimora (Sacra Famiglia con l’angelo).