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Maestro dei Baldraccani Attivo tra il 1480 e il 1510


Di questo pittore romagnolo si hanno pochissime e sommarie notizie. Si formò nella locale cultura artistica studiando Melozzo da Forlì e aggiornando il suo stile con novità umbro-toscane dovute ad un probabile soggiorno a Roma, dove fu influenzato dalle opere di Giovanni Santi (padre di Raffaello), Perugino, Antoniazzo Romano, Piero di Cosimo e Ghirlandaio.

La sua identità è tuttora sconosciuta poiché a Forlì, tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, vigeva in campo artistico la tradizione dei nomi senza opere e delle opere senza nome, ovvero non si citava il nome dell’artista: per questo motivo venne identificato come Maestro dei Baldraccani in quanto al servizio dell’omonima famiglia forlivese. Recenti studi tendono ad identificarlo con Leone Cobelli, letterato, artista poliedrico e personaggio importante alla corte di Baldraccani, amico di Melozzo e segretario di Caterina Sforza.

Alcune sue opere a carattere sacro si conservano a Forlì, ad Ancona (Madonna col Bambino) e a Baltimora (Sacra Famiglia con l’angelo).  

Per saperne di più

Fonti:
• STEFANO TUMIDEI, Studi sulla pittura in Emilia e in Romagna: da Melozzo a Federico Zuccari, Temi, Trento 2011.
La vergine in adorazione del Bambino del Maestro dei Baldraccani, a cura di ANGELO MAZZA, Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, Litografia CILS, Cesena 2005.
• STEFANO TUMIDEI, Un’aggiunta al Maestro dei Baldraccani e qualche appunto sulla pittura romagnola del Tardo Quattrocento, in “Prospettiva. Rivista di Storia dell’arte antica moderna”, 49, aprile 1987, Siena 1987, pp. 80 – 89.

Fonti Online:
Galleria dei dipinti antichi della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena

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