Fondamentale per la formazione di Bartolomeo Passerotti fu il soggiorno romano, prima al seguito dell’architetto Iacopo Barozzi, detto il Vignola, poi, dal 1555 al 1560, presso Taddeo Zuccari. Negli anni romani si dedicò allo studio del disegno ed alle acqueforti.
Tornato a Bologna, il pittore si distinse soprattutto nella pittura di genere e nella ritrattistica, introducendo le formule del manierismo tosco-romagnolo ed elaborando uno schema compositivo ricorrente in cui l'effigiato, con lo sguardo rivolto alla spettatore, si appoggia ad un tavolo in atto di mostrare gli oggetti che ne permettono l'identificazione. Tale impostazione si ritrova puntualmente nel Ritratto di giovane musico (Camillo Zanotti?) conservato in Pinacoteca, attribuito alla bottega del maestro.