La formazione della personalità artistica di Girolamo Marchesi, attivo in Romagna e a Bologna, fu alquanto complessa poiché risentì dell'influsso di diversi pittori.
All'apprendistato presso gli Zaganelli si aggiunsero gli apporti dell'arte di Marco Palmezzano e soprattutto quelli della maniera moderna di Girolamo Genga, attivo a Cesena nel 1513 nella chiesa di Sant'Agostino.
Ma fu forse un soggiorno a Roma intorno al 1520 a provocare un improvviso cambiamento nella produzione pittorica di Marchesi, che passò dallo stile arcaizzante di inizio carriera a quello aggiornato sugli esiti artistici raggiunti nel centro-Italia, con particolare riferimento al classicismo raffaellesco proprio della fase bolognese.