olio su tavola
cm 164,7x59; cm 164x64; cm 165x67,5
Le tre tavole, attribuite in un primo momento a Francesco
Zaganelli, sono state poi assegnate, seppur non concordemente, ad Antonio
Aleotti grazie agli studi di Anna Colombi Ferretti, la quale ha messo in
relazione la tavola raffigurante San Sebastiano con la quietanza di pagamento
del 25 febbraio 1495 della comunità di Cesena al pittore per la decorazione di
una cappella in Sant'Agostino.
La differenza stilistica fra i tre dipinti aveva inizialmente
indotto a pensare che solo la figura di San Sebastiano fosse opera di Aleotti,
mentre recentemente il divario stilistico è stato spiegato con la diversa
cronologia di esecuzione, in un arco di tempo che va dal 1495 al 1503.
Per quanto riguarda la loro tematica, si pensa siano stati
eseguiti come ex-voto per la scongiurata peste del 1493.
San Cristoforo è raffigurato nell'atto di guadare il fiume
mentre porta sulle spalle il Bambin Gesù. San Sebastiano è ritratto legato ad un albero e trafitto da frecce e infine San
Rocco che indossa abiti logori che simboleggiano il suo lungo peregrinare,
mostra il bubbone della peste sulla gamba destra.
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