tempera su tavola
cm 109x124
L’opera, ormai unanimemente attribuita dalla critica a
Bartolomeo Coda, presenta un’immagine decentrata che induce a pensare che il
dipinto possa essere un frammento appartenente ad una tavola più grande, di cui
non si hanno allo stato attuale notizie.
Nel dipinto non sono ravvisabili elementi utili ad una datazione
precisa anche perché il Coda rimane fedele agli stessi stilemi durante tutto il
corso della sua carriera: risulta pertanto difficile individuare con esattezza
gli anni di esecuzione dell’opera, anche se la critica più recente propende per
una datazione matura, vicina agli anni Cinquanta del Cinquecento.
In uno spazio architettonico ad esedra, Cristo è rappresentato
nell'atto di assolvere i peccati dell'adultera, inginocchiata davanti a lui.
Dietro alla giovane compare una figura maschile barbuta. Una certa attenzione è
stata riservata dal pittore ad alcuni particolari di costume, come l'accurata
acconciatura della giovane donna e le vesti indossate dai protagonisti
dell'opera.
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