Mercoledì 13 luglio, ore 21.45 - Arena S. Biagio
LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT
di Gabriele Mainetti (Italia/2015), 112'
Incontro con Gabriele Mainetti
Entrato in contatto con strane sostanze dopo un tuffo nel Tevere, Enzo acquisisce super poteri e diventa il delinquente più forte di tutta Roma.
I malviventi romani rimangono esterrefatti di fronte alla forza di Enzo e vogliono eliminarlo.
Accanto ad Enzo l'indifesa e ingenua Alessia che vede nel vicino di casa l'incarnarsi del suo supereroe preferito, Jeeg Robot.
Film originale che ha fatto conoscere al grande pubblico il giovane filmmaker Gabriele Mainetti, che oltre a firmare la regia del film è autore anche delle musiche.
Tra i tanti premi vinti, ha conquistato 7 David di Donatello
venerdì 15 luglio, ore 21.45 - Arena S. Biagio
SENZA LASCIARE TRACCIA
di Gianclaudio Cappai (Italia/2016), 93'
Incontro con Gianclaudio Cappai
Il passato ritorna nella vita di Bruno e lui pensa sia all'origine del suo malessere odierno.
Anche la sua compagna, un'appassionata restauratrice, non conosce ciò che tormenta Bruno, cosa ha vissuto in gioventù.
Ritornare sui luoghi della sofferenza, in una fornace che è stata teatro della sua crescita e formazione, può forse aiutare Bruno a cercare una strada per non lasciarsi andare.
Opera prima del sardo Cappai, che dopo cortometraggi folgoranti, riesce a realizzare un'opera di grande impatto visivo ed emozionale e a dirigere con abilità gli attori Michele Riondino, Valentina Cervi e Vitaliano Trevisan
sabato 16 luglio, ore 21.45 - Arena S. Biagio
LORO CHI?
(Italia/2015) di Francesco Miccichè, Fabio Bonifacci (95')
Incontro con Fabio Bonifacci
David ha delle aspirazioni, vuole fare carriera, conquistare una posizione, accontentare la fidanzata. In una notte perde tutto perché viene truffato ma a sua volta conosce un maestro della truffa che può dargli lezioni e fargli cambiare vita.
Commedia brillante e spassosa, mai banale, scritta con grande abilità dallo sceneggiatore Fabio Bonifacci che questa volta lo troviamo anche dietro la macchina da presa. All'altezza della sceneggiatura gli attori, Edoardo Leo e Marco Giallini, che incarnano i personaggi artisti nella truffa.
domenica 17 luglio, ore 21.45 - Arena S. Biagio
ARIANNA
(Italia/2015) di Carlo Lavagna (83')
Incontro con Carlo Lavagna
Arianna ha diciannove anni, ma non è ancora donna.
All'inizio dell'estate, nel casale sul lago di Bolsena dove era cresciuta fino all'età di tre anni e in cui torna con i genitori, ritrova antiche memorie che la convincono a restare anche da sola.
Arianna comincia a indagare sul proprio corpo e sul proprio passato; l'incontro con la giovane cugina Celeste - così diversa e femminile rispetto a lei - e la perdita della verginità con un ragazzo della sua età, la spingono a confrontarsi definitivamente con la vera natura della sua sessualità. Interessante osservazione sull'adolescenza e sulla prima giovinezza attraverso il personaggio di Arianna, abilmente interpretato da Ondina Quadri.
lunedì 18 luglio, ore 21.45 - Arena S. Biagio
BANAT- IL VIAGGIO
(Romania, Bulgaria, Macedonia, Italia/2016) di Adriano Valerio (84')
Incontro con l' attrice Elena Radonicich
Per caso Ivo e Clara si trovano a condividere un appartamento a Bari: lui è in partenza come agronomo per la Romania, lei è appena arrivata ed è reduce da una difficile storia d'amore.
Si raccontano la propria vita prima di separarsi e andare per la loro strada.
Ma quando Clara perde il lavoro a Bari decide di raggiungere Ivo in Romania per tentare di trovare insieme a lui una speranza per il futuro.
Insieme si sentono fragili, spaesati in una terra straniera e allo stesso tempo forti per essersi ritrovati, anche se non mancano le incertezze su ciò sarà il loro destino.
Autore di corti pluripremiati, Adriano Valerio riesce a costruire una storia rarefatta, dove i personaggi, abilmente interpretati da Edoardo Gabriellini e Elena Radonicich, sono disorientati e confusi ma decisi ad andare avanti.
martedì 19 luglio, ore 21.45 - Arena S. Biagio
BAMBINO DI VETRO
di Federico Cruciani (Italia/2015), 85'
Incontro con Fabrizio Cruciani
Ispirato al romanzo Figlio di Vetro di Giacomo Cacciatore, il film racconta la storia di Giovanni un bambino di dieci anni che vive a Palermo e scopre che i genitori, e in particolare il padre, non sempre gli hanno detto la verità e le loro bugie sono molto più gravi di quelle che potrebbe raccontare lui. Giovanni capisce che la sua famiglia ha dei legami con altre famiglie criminali.
In una Palermo fredda, quasi irriconoscibile, restituitaci attraverso gli occhi del ragazzino, vediamo come è facile accettare il male e diventare complici.
Il dialetto parlato dai protagonisti rende ancora più realista la storia messa in scena da Federico Cruciani, regista teatrale passato per la prima volta dietro alla macchina da presa.
(In caso di maltempo le proiezioni del Premio MontyBanks si terranno al Cinema San Biagio sempre alle 21.45)