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Tomba Righi

15 - tomba Righi n. 6 – Porticato Nord

Si tratta di una delle tombe più antiche e singolari del cimitero di Cesena sia per la presenza, in basso, di due puttini e pilastri arabescati di epoca malatestiana provenienti dalla Chiesa delle Monache di Santa Caterina (odierna via Sacchi), sia per la particolarità del busto di Antonia Fabbri realizzato dal marito Sebastiano Righi.

Non si conosce l’autore dei puttini, variamente attribuiti a importanti scultori del secolo XV come Francesco Ferrucci da Fiesole, Antonio Rossellino, Ottaviano di Antonio di Duccio, autore della tomba del vescovo Antonio Malatesta in Cattedrale o Agostino di Duccio, autore del portale della Biblioteca Malatestiana, che realizzò sculture simili nel Tempio Malatestiano di Rimini. 
Il busto marmoreo di Antonia Fabbri, in stile neoclassico, è collocato entro una nicchia e un altare in stile rinascimentale.

Un‘epigrafe in lingua latina tesse le lodi della defunta prematuramente scomparsa ed esplicita il sentimento che ispirò il marito Sebastiano Righi consentendogli di eseguire il busto dell’amata consorte, esempio della potenza dell’amore.
Ne riportiamo la traduzione in italiano: 

Ad Antonia Fabbri solertissima madre di famiglia
Che visse anni 32 mesi 11 giorni 27 morì l’11 maggio 1818
Sebastiano Righi alla moglie incomparabile
Realizzò il monumento insieme all’immagine
Che lui stesso scolpì ignaro dell'arte statuaria
Ma grazie all’amore che guidava lo scalpello

Nel muro esterno posteriore che si affaccia sul Cortile del Pozzo, dove sono collocate le tombe di alcuni campioni del motociclismo e dell’aeronautica, un bassorilievo in cotto rappresenta puttini che sostengono un cartello con la scritta: Sebastiano Righi.

 

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