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Tomba Aristodemo Galbucci

06- tomba Aristodemo Galbucci n. 28 – Galleria Coperta Nord

Al centro della cappella è il busto in marmo del medico Aristodemo Galbucci, opera di Paolo Grilli (Cesena 1857 - Roma 1952).
Nato a Cesena nel 1851, Galbucci si laureò all’Università di Bologna e perfezionò all’estero, a Parigi e Londra, gli studi di medicina e chirurgia. Oltre che apprezzato medico, fu impegnato nell’amministrazione della città come consigliere comunale per il partito repubblicano (nel 1899 e nel 1902), fu consigliere della Cassa di Risparmio, del Consorzio Agrario e amministratore della Congregazione di Carità (1902) e della Regia Scuola Agraria. 
Si faceva apprezzare per la bontà d’animo e l’indole gioviale e serena per cui anche gli avversari politici gli erano amici. Morì prematuramente il 3 agosto 1905 dopo una penosa malattia di quasi otto mesi.

Nella cappella sono collocate lapidi dedicate ad altri defunti.
La figlia di Aristodemo, Fides, è indicata tra i promotori della lapide e del busto del padre ma non vi è alcun accenno alla presenza dei suoi resti nel sepolcreto dove, invece, vennero trasportati da Napoli, il 27 marzo 1929 e, ora, sono conservati. Fides, giovane bella e seducente, merita di essere ricordata perché fu la più forte passione dello scrittore e critico Renato Serra che a lei dedicò lettere di notevole bellezza.
E, tuttavia, Serra non fece nulla per impedire il matrimonio di lei con un uomo di Fano che non amava. Il matrimonio presto fallì e Fides abbandonò la famiglia e si trasferì a Roma, poi a Napoli, conducendo una vita avventurosa e infelice che la portò a una morte prematura, per tisi, il 25 marzo 1929, a trentanove anni.

Con la sua indipendenza e il coraggio nell'abbandonare situazioni di comodo per cercare di realizzare le proprie aspirazioni, Fides fu una donna coraggiosa, amante della bellezza, della musica e letteratura, che cercò l'amore fino alla fine di una vita prematuramente stroncata. Una donna che ha partecipato, in un suo modo originale e pagando di persona, al processo di emancipazione femminile all'inizio del XX secolo.

 

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