La sua formazione avvenne a Roma, dove frequentò l'Accademia di Belle Arti. Nel 1930, ad Umbertide, Cagli dipinse otto quadri ad affresco nella Casa Maravelli-Reggiani ma espose al grande pubblico per la prima volta solo nel 1932, alla “Galleria d’arte di Roma”.
La vicenda pittorica di Cagli ebbe inizio in quegli anni, quando manifestò la volontà di staccarsi dalle esperienze della Scuola Romana e di sperimentare nuove tecniche pittoriche e linguaggi espressivi diversi. L'artista così riscoprì antiche tecniche come il mosaico e l'encausto, e riprese temi che ricordavano la pittura muraria quattrocentesca.
Negli anni '37-'40 soggiornò a Parigi e New York a causa delle persecuzioni razziali fasciste. Nel dopoguerra tornò a Roma, dove riprese a dipingere dedicandosi anche all'attività di scultore e scenografo.