Pittore e scultore poliedrico e sostenitore del ruolo sociale dell'arte, con Scipione e Mario Mafai fu uno dei fondatori della cosiddetta Scuola Romana che univa le correnti cubiste, espressioniste e realiste.
Dapprima studiò a Padova e all'Accademia di Belle Arti di Roma, poi nel 1931 soggiornò a Parigi dove rimase influenzato dalle novità espressioniste di Picasso e di Matisse che lo portarono a deformare il naturalismo delle sue composizioni in chiave grottesca e ironica.
Con l’amico Scipione e Mario Mafai fondò la rivista “Il Fronte” che negava i principi plastico-puristici del primo Novecento e nel 1938 si stabilì a Roma dove insegnò all'Accademia di Belle Arti.
Nel secondo dopoguerra realizzò vari monumenti alla Resistenza soprattutto per le piazze di città emiliane, come per Parma il monumento al Partigiano del 1964, ma anche per città estere come San Pietroburgo, Berlino e Amsterdam. Ricevette premi all'Esposizione Internazionale di Scultura a Varese nel 1947, per le sculture delle Olimpiadi dello Sport e il Premio del Senato alla XXVIII Biennale di Venezia nel 1956.