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Genio della Vita - Genio della Morte

olio su tela
cm 55x75

Le due tele sono state ultimamente attribuite ad un ignoto pittore forlivese della prima metà del XVIII secolo, dopo precedenti attribuzioni a Carlo Cignani o al figlio Felice.
In ciascun dipinto un Genio semisdraiato in primo piano occupa gran parte della composizione. Numerosi oggetti distribuiti attorno permettono di cogliere la natura simbolica dei soggetti raffigurati, identificabili nel Genio della Vita e nel Genio della Morte.

Il Genio della Vita, con il capo cinto da una corona di frutti e foglie, regge una rosa e una clessidra, simboli della caducità della vita e del tempo che scorre, come la candela accesa sullo sfondo a destra.

Il Genio della Morte, appoggiato a un teschio, tiene in mano una croce e ha vicino ai piedi un arco spezzato e una faretra con alcune frecce: tutti attributi che alludono all'interruzione della vita.

 

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