Nel
1925 a soli
tredici anni
si
iscrisse, grazie ad un permesso speciale, al Liceo artistico e
successivamente all’Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 1937 vinse
un premio di scenografia per “L’uomo dal fiore in bocca” di
Luigi Pirandello. Proseguì gli studi nel
1939
al Centro sperimentale di cinematografia e divenne aiuto scenografo
di Mario Cito Filomarino. Dello stesso anno è la sua prima mostra
personale alla Galleria Gallenga a Roma.
La
sua formazione avvenne nell'ambito della Scuola
Romana,
ben presto abbandonata per dedicarsi all'astrattismo.
L'artista,
più volte impegnato nella realizzazione di affreschi murali e
vetrate in opere pubbliche, sperimentò costantemente nuove tecniche
e linguaggi figurativi: ad esempio, nelle tele ricorse alla
stratificazione di forme colorate, a piani sovrapposti, per ottenere
effetti di rifrazione del colore.
Marcello
fu pittore, scultore e decoratore.
Numerose
sue strutture astratte in ferro e composizioni in acciaio e vetro
ornano i palazzi romani, come i pannelli per l’Hotel Michelangelo a
Roma, le pareti decorate per la sede romana del Banco di Sardegna o
la facciata della sede romana della Banca Popolare di Milano.