Esordì nella pittura nel 1906 alla Mostra Nazionale delle Belle Arti di Milano col dipinto ad olio I tristi militari, ispirato dai versi de La Piada di Giovanni Pascoli. L’anno successivo espose a Forlì.
Tra il 1910 e il 1920 si concentrò sulla scenografia, sulla decorazione e sul cartellonismo; diventò celebre per il nuovo sipario del Teatro Bonci di Cesena nel quale era dipinta la fontana Masini troneggiante nella piazza e ricevette commissioni per la realizzazione di gigantesche scene dipinte da diverse compagnie italiane ed internazionali.
In quello stesso periodo decorò, assieme all’Ingegner Zavatti e al Professor Amaducci, il padiglione emiliano dell’esposizione di Roma.
Produsse cartelloni pubblicitari per la stagione balneare di Pesaro e per la città di Cesena.
Tornò a dipingere nel 1919 temi urbani in stile impressionista fino al 1923, maturando pennellate naturalistiche che caratterizzano la sua ultima produzione pittorica dal tema sociale e di paesaggio, di cui sono esempio le opere conservate in Pinacoteca.
Fonti:
• ROMANO PIERI,
Alessandro Bagioli. Creatore di scene che fecero il giro del mondo , Società editrice “il Ponte vecchio”, Cesena 2004.
• ATTILIO BAZZANI,
I pittori cesenati del ‘900. Gli artisti e le opere, le tecniche e gli stili: un secolo di storia dell’arte a Cesena , Società Editrice Il Ponte vecchio, Cesena 2004, pp. 36 – 37.
Fonti Online:
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