L'artista italo americano giunse a Providence all'età di due anni e frequentò la scuola di disegno di Rhode Island grazie ad una borsa di studio.
Laureatosi nel 1923, ottenne due borse di studio che gli permisero di frequentare a Parigi l’Ecole des Beaux Arts e l'Académie Julian. Dopo il soggiorno francese viaggiò in Europa e soggiornò a Cesena presso l'Abbazia di Santa Maria del Monte fino al 1936. Durante il soggiorno cesenate realizzò le due opere oggi esposte in Pinacoteca.
Al suo ritorno a Providence ricevette incarichi per progetti pubblici come i murales per la Samuel Slater Junior High School di Pawtucket e per la Edwards Hall nell’università del Rhode Island a Kingstown. Negli anni Cinquanta e Sessanta fu insegnante d’arte presso la Gordon School a Providence.
Molto del suo lavoro è stato influenzato dai murales religiosi. Conti ebbe una carriera lunga ed affermata e divenne noto sia in America che in Italia.
Tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Settanta si dedicò alla fotografia e i suoi soggetti principali furono le popolazioni indiane Hopi, Apache e Navaho ed il popolo messicano dei Tarahumana.
Alla sua morte le foto vennero donate assieme ad una vasta collezione di bambole Katsina e ad altri oggetti provenienti dal sud-ovest dell’America e il nord del Messico, all’Haffenreffer Museum of Antropology di Bristol, Rhode Island.
Fonti Online:
• Biografia su PatER - Catalogo del Patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna