Purificato iniziò a dedicarsi alla pittura dopo la maturità classica. Sul finire degli anni Venti, ancora giovanissimo, dipinse una serie di paesaggi della città di Fondi ma espose le sue opere per la prima volta solo nel 1936 alla Galleria La Cometa di Roma, proponendo una serie di nature morte. Prima della Seconda Guerra Mondiale aderì alla Scuola Romana, dedicandosi soprattutto alla ritrattistica.
Dal dopoguerra in poi allestì numerose mostre personali a Roma, Venezia, Milano e partecipò alle più importanti rassegne d’arte a livello nazionale, dalla Quadriennale romana alla Biennale di Venezia, esponendo successivamente anche all’estero: in Francia, Olanda, Svizzera, Cecoslovacchia, Polonia, Germania, Russia, Giappone, Israele e, in America, a Washington. Vinse molti premi.
Purificato si interessò anche alla scenografia, curando scenografie cinematografiche, teatrali e televisive e si dedicò alla critica d’arte, pubblicando numerosi saggi in cui trattò le problematiche dell’arte contemporanea. Collaborò con riviste e giornali come “il Messaggero”, “Cinema”, “La fiera letteraria”, “L’Unità” e diresse il mensile “Figura”.