L'opera, attribuita dapprima al Veronese e in seguito a Daniele da Volterra, è stata più prudentemente assegnata ad un artista di ambito forlivese.
La composizione del dipinto è suddivisa in due parti: in basso risaltano varie figure dall'anatomia ben definita mentre in alto il Cristo crocifisso si isola tra i due ladroni, costituendo l'asse di simmetria della composizione.
La tela, databile alla fine del XVI secolo, si rifà stilisticamente alla corrente manierista, come suggeriscono il forte contrasto generato dai colori accesi e dai colori scuri, le zone d'ombra e quelle di luce che comunicano un forte senso di drammaticità e concitazione.
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PITTORE FORLIVESE
(Fine del XVI secolo)
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Scheda di Catalogazione - PatER