L'associazione Orango è pronta per festeggiare l'inaugurazione della sala museale allestita al piano inferiore della Torre del Nuti e dedicata ai fondali marini dell’Alto Adriatico dove il visitatore con una "passeggiata subacquea" potrà apprendere nozioni sul rapporto tra fauna e inquinamento da plastica. 
Al centro dell’allestimento due “specie carismatiche” per eccellenza nei nostri mari: il tursiope, o delfino, e la tartaruga marina, oltre alle meduse e all’antico algario già parte delle collezioni del Museo. 

Il nuovo spazio espositivo è già stato presentato nel corso della conferenza “Cronache dal Mar Plastico”, tenuta dal divulgatore scientifico Paolo Degiovanni sul tema della presenza della plastica in mare ed iniziative di Citizen Science di coinvolgimento attivo di scienziati e comuni cittadini. 

Insieme al taglio del nastro l’associazione Orango ha organizzato un laboratorio per famiglie “Che pesci pigliare?” dove, tra giochi e pratiche virtuose, si rifletterà sul tema della pesca sostenibile. 

Queste attività rientrano nel progetto “Conoscere, vivere, proteggere l’alto Adriatico” al quale il Centro di EducAzione alla Sostenibilità (CEAS) di Cesena ha partecipato nell’ambito del programma regionale di informazione e educazione alla sostenibilità (INFEAS) 2017-2019 e, nello specifico, del punto dedicato al tema“Educazione al territorio del fiume Po e alla costa adriatica”. 

Conoscere meglio il territorio con un particolare focus sul fiume Po e sulla costa Adriatica: è questa la nuova sfida del Museo dell’Ecologia di Cesena e dell’Associazione Orango, ente gestore dal dicembre 2018. 
Dopo l’allestimento della Sala grande e della loggetta Veneziana che si affaccia su Piazza del Popolo, adesso è la Torre del Nuti a cambiare volto e ad essere interessata da un primissimo allestimento sostenuto anche dal finanziamento regionale di ARPAE dedicato ai CEAS.
L’associazione Orango partecipa al progetto come gestore della sede CEAS realizzando l’azione di continuità per la disseminazione dei risultati e materiali prodotti dal progetto partito nel 2018, che ha avuto come CEAS Capofila il Polo Adriatico.