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Nutrie

CARATTERISTICHE

La nutria (Myocastor coypus) è un roditore di media taglia tipico di ambienti acquatici originario del Sud America ed imporatato in Italia nel 1929 a scopo di allevamento commerciale per la produzione di pellicce (di "castorino") condotto in strutture di stabulazione spesso inadeguate.
Negli anni '70 però quel mercato entrò in crisi e gli animali furono liberati senza alcun criterio, se non quello di evitare i costi di abbattimento: ciò ha facilitato ripetute immissioni nell'ambiente, più o meno accidentali, avvenute nel corso degli ultimi decenni che nel tempo hanno determinato la naturalizzazione della specie sull'intero territorio italiano.


 


Al giorno d'oggi le incontriamo negli argini di molti corsi d'acqua della nostra regione, così come nei laghetti e nelle aree umide in genere, molto simili al loro habitat originario. La ricchezza della vegetazione presente lungo i corsi dei nostri fiumi è un elemento essenziale al loro adattamento, in quanto esse sono vegetariane e molto ghiotte di ninfee e germogli di cannuccia. In caso di scarsità di cibo nelle vicinanze delle loro tane, non disdegnano di recarsi verso colture orticole e agricole, orientate soprattutto alla ricerca di cereali e barbabietole da zucchero.
L'incremento annuo della specie è molto consistente a causa dell'elevato tasso riproduttivo (13 - 16 piccoli per femmina), delle nascite distribuite nell'intero corso dell'anno con picchi stagionali compresi tra maggio e novembre, degli aspetti favorevoli del nostro clima caldo umido e della buona disponibilità alimentare.
La loro proliferazione non si deve solo all'abbondanza di cibo, ma anche, principalmente, alla mancanza di predatori, fatta eccezione delle volpi che però possono puntare solo agli individui subadulti o molto giovani. Ciò ha comportato un aumento numerico non indifferente.
La mortalità naturale è provocata quasi unicamente da inverni freddi caratterizzati da temperature al di sotto degli 0°c gradi per periodi di tempo prolungati; inoltre la nutria possiede una elevata capacità dispersiva e la presenza di un fitto reticolo idrografico che caratterizza la nostra regione facilita l'incontrollata diffusione e aumento della consistenza della specie.

 

AZIONI DI CONTENIMENTO

CHE DANNI PROVOCA
1---Sono le loro tane a destare le maggiori preoccupazioni, in quanto, scavate nei pressi di ponti ed opere idrauliche, favoriscono la progressiva erosione di molte arginature pensili con rilevanti conseguenti rischi idraulici potenzialmente in grado, fra l'altro, di mettere in serio pericolo l'incolumità di cose e persone; 
2---Il reticolo idrografico nel territorio comunale si sviluppa in prossimità di varie arterie stradali  pertanto la presenza di nutrie  sulle strade può procurare situazioni di potenziale pericolo al traffico veicolare;
3---L'elevata presenza di questa specie alloctona ha una carattere invasivo e rappresenta una minaccia per la conservazione della biodiversità delle biocenosi locali e può pregiudicare lo stato di conservazione di specie faunistiche autoctone o di intere comunità biotiche, tant'è che l'IUCN (International Union for Conservation of Nature ) l'ha inserita tra le 100 specie esotiche a maggiore minaccia per la biodiversità a scala globale;
4---Essendo un roditore essenzialmente erbivoro la nutria si rende responsabile di elevati danni alle coltivazioni agricole;

LA GESTIONE DEL PROBLEMA FINO AD AGOSTO 2014
La regione Emilia-Romagna ha iniziato ad impegnarsi per il controllo di questo mammifero roditore già nel 1995 con un Decreto del Presidente della Giunta regionale (n. 760 del 17 ottobre 1995). Tale Decreto prevedeva una strategia di contenimento numerico utilizzando gabbie trappola selettive, innocue per gli altri animali, che potevano essere affidate anche ai proprietari dei fondi agricoli coinvolti con il necessario supporto dell'Ufficio Caccia e Pesca della Provincia. La nutria faceva parte della fauna selvatica non cacciabile ed il suo abbattimento era gestito dal Piano di Controllo della Provincia: il Responsabile del Piano di Controllo era il comandante della Polizia Provinciale, il quale eseguiva o faceva eseguire gli abbattimenti su segnalazione dei cittadini e/o di enti pubblici. La richiesta di abbattimento andava inoltrata al Servizio Agricoltura e Fauna della Provincia o alla Polizia Provinciale. L'obiettivo del Piano di Controllo era quello di mantenere la popolazione di nutrie a densità compatibili, sapendo che eradicarle è difficile, evitando il sovraffollamento. 
Il Piano di controllo numerico prevedeva uno studio preliminare eseguito dalla Polizia Provinciale delle aree a rischio che comportava un'organizzazione di tipo logistico e un coordinamento operativo, la formazione del personale ed un'ampia diffusione delle informazioni. Inoltre veniva predisposto un controllo del catturato così da poter individuare i parametri di popolamento che consentivano un monitoraggio più preciso del programma di limitazione numerica e una verifica continua dell'efficienza del Piano.

DA "FAUNA SELVATICA" DECLASSATA A "SPECIE INFESTANTE": COSA E' CAMBIATO?
L'entrata in vigore della legge 11 agosto 2014, n.116 ha escluso la nutria dalla fauna selvatica e questo ha avuto diverse conseguenze:
1--non sono più risarcibili gli ingenti danni causati  dalla nutria alle produzioni agricole utilizzando il fondo regionale per il risarcimento dei danni alle produzioni agricole da parte della fauna selvatica;
2--non sono più attuabili  gli specifici piani di controllo numerico della popolazione previsti all'art.19 della legge 157/92, così come recepito dalla legge regionale n.8, all'art.16 comma 6 ter, a norma del quale per la
specie nutria le Province predisponevano piani di controllo avvalendosi di operatori abilitati;
3--le nutrie, al pari di talpe, ratti, topi propriamente detti e arvicole sono specie infestanti e la disciplina relativa  è la legge regionale n. 5/2005 "Norme a tutela del benessere animale",  in particolare l'art.12 comma 2, che demanda ai Comuni l'attivazione e la realizzazione di piani di controllo di muridi e altri animali infestanti, categoria quest'ultima a cui appartiene ora la nutria;
4--consentire la gestione delle problematiche relative al sovrappopolamento delle nutrie attraverso l'utilizzo di tutti gli strumenti sinora impiegati per le specie nocive non solo al fine del contenimento, ma anche per l'eliminazione totale di questi animali analogamente a quanto si fa nelle derattizzazioni.

COSA FA IL COMUNE
La Regione Emilia Romagna con delibera n° 536 dell'11 maggio 2015 ha dettato le linee guida per la predisposizione di piani comunali al fine di attuare l'eradicazione e un controllo numerico della nutria più consistente possibile.
Il Comune di Cesena ha stipulato in data 24 gennaio 2023 una Convenzione con l’Associazione “Ambito Territoriale di Caccia FO02” di Forlì per la gestione operativa del contenimento della popolazione di nutrie nel triennio  2023 – 2025 all’interno delle aree urbane.
Il responsabile referente per la gestione e il coordinamento della realizzazione del piano è il Settore Tutela dell'Ambiente e del Territorio - Servizio Igiene e Sanità, Benessere Animale, Educazione Ambientale, Inquinamento Acustico che svolge le seguenti attività all’interno delle aree urbane:
1-- accoglie e gestisce le segnalazioni
2-- coordina la rete di volontari coadiutori abilitati per la cattura con utilizzo di gabbie e l'abbattimento con arma da fuoco
3-- stabilisce le modalità per l'utilizzo e identificazione delle gabbie – trappola
4-- pianifica gli interventi nei tempi, luoghi e mezzi utilizzati secondo le urgenze e priorità dettate dalle varie situazioni critiche
5-- coordina e controlla le singole attività in collaborazione con la Polizia Municipale
6-- raccoglie ed elabora i dati inerenti l'attività di controllo, la consistenza della popolazione, il numero di animali abbattuti e l'eventuale monitoraggio dello stato sanitario degli animali abbattuti in accordo con l'AUSL territorialmente competente 

Come mezzo di intervento la priorità si dà all'uso delle gabbie-trappola.
Poiché tale mezzo è efficace prevalentemente nei periodi invernali, caratterizzati da scarsità di alimenti vegetali in natura, si dovrà ricorrere necessariamente e parallelamente anche al controllo numerico mediante l'uso delle armi da fuoco.
Il controllo viene attuato dal Comune anche in collaborazione con gli Enti gestori delle acque e con la Polizia Provinciale, nonché con tutti i soggetti interessati a vario titolo al controllo della specie.

 

VUOI COLLABORARE? COSA PUOI FARE SE SEI UN . . . .

. . . . . CITTADINO
--puoi segnalare la presenza di nutrie all'ufficio competente del comune Settore Tutela dell'Ambiente e del Territorio - Servizio Igiene e Sanità, Benessere Animale, Educazione Ambientale, Inquinamento  Acustico tel. 0547/356399 e- mail: ambiente@comune.cesena.fc.it  possibilmente allegando il modulo per segnalazione debitamente compilato

. . . .  . PROPRIETARIO DI AREA
---puoi segnalare la presenza di nutrie all'ufficio competente del comune Settore Tutela dell'Ambiente e del Territorio - Servizio Igiene e Sanità, Benessere Animale, Educazione Ambientale, Inquinamento  Acustico tel. 0547/356399 e- mail: ambiente@comune.cesena.fc.it  possibilmente allegando il modulo per segnalazione debitamente compilato
---puoi autorizzare l'accesso al personale comunale ed i coadiutori abilitati per l'abbattimento diretto con arma da fuoco e/o il posizionamento di trappole  (in questo caso contattare direttamente l'ufficio competente) 
---puoi consentire l'interramento nella tua proprietà delle carcasse abbattute 

. . . . . AGRICOLTORE 
Se sei in possesso dell'abilitazione all'esercizio venatorio:
--- puoi abbattere direttamente con l'arma da fuoco le nutrie esclusivamente nel perimetro della tua azienda agricola in proprietà o in conduzione. Tutti gli interventi devono essere concordati con gli Uffici Comunali competenti per consentirne il controllo e il monitoraggio.
Se NON sei in possesso dell'abilitazione all'esercizio venatorio:
--- puoi segnalare la presenza di nutrie all'ufficio competente del comune Settore Tutela dell'Ambiente e del Territorio - Servizio Igiene e Sanità, Benessere Animale, Educazione Ambientale, Inquinamento  Acustico tel. 0547/356399 e- mail: ambiente@comune.cesena.fc.it  possibilmente allegando il modulo per segnalazione debitamente compilato
---puoi autorizzare l'accesso al personale comunale ed i coadiutori abilitati per l'abbattimento diretto con arma da fuoco e/o il posizionamento di trappole (in questo caso contattare direttamente l'ufficio competente) 
---puoi consentire l'interramento nella tua proprietà delle carcasse abbattute 

. . . . . CACCIATORE

--- puoi abbattere le nutrie con arma da fuoco durante
     l'esercizio dell'attività venatoria esclusivamente nei territori assegnati per      l'esercizio della caccia, nei periodi e negli orari consentiti dal calendario      venatorio e nel rispetto degli ulteriori vincoli  previsti dal medesimo
    calendario;
--- registrare tutti gli interventi effettuati e periodicamente comunicarli
     all'ufficio competente 

. . . . . COADIUTORE  abilitato dalla Provincia ai sensi dell'art.16 della L.R. 8/94
---puoi abbattere le nutrie tutto l'arco dell'anno e su tutto il territorio comunale sia direttamente con arma da fuoco che  tramite l'utilizzo di trappole previa sottoscrizione di autodichiarazione specifica e previo accordo con gli uffici comunali competenti
Per informazioni puoi rivolgerti o al coordinatore ATC per conoscere meglio tutte le regole e la modulistica oppure direttamente agli uffici comunali competenti 

Referente ufficio competente:
Massimo Moretti
Tutela dell'Ambiente e del Territorio 
Servizio Igiene e Sanità, Benessere Animale, Educazione Ambientale, Inquinamento  Acustico
Tel. 0547 356417
Email. moretti_ma@comune.cesena.fc.it

 
 

Per approfondimenti

 
 
 
 

Data Ultima Modifica:
02 Maggio 2023

Data di Pubblicazione:
15 Ottobre 2015

Per contattare gli uffici comunali scrivi a facile@comune.cesena.fc.it

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