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Il progetto Trashware al secondo anno di attività

Grazie ai computer rigenerati dotato di un nuovo laboratorio informativo l'Istituto Comandini

 Con 223 computer consegnati a scuole, associazioni e privati il progetto Trashware ha completato il primo anno di attività all'insegna del riuso e dell'operatività di giovani studenti universitari.
Il progetto, realizzato dall'Associazione studentesca S.P.R.I.Te. in convenzione con il Comune di Cesena, Hera spa e il Polo Scientifico Didattico di Cesena, è ormai divenuto un punto di riferimento sul territorio per coloro che possiedono attrezzatura informatica datata ma ancora funzionante di cui vogliono liberarsi e per tutte le realtà che necessitano di computer ricondizionati e utili all'attività informatica di base.
L'attività è iniziata nel gennaio 2011: i ragazzi del progetto Trashware hanno dedicato i primi mesi ad allestire gli spazi in via Chiaramonti 46, adeguandoli ad ospitare l'attività degli studenti, e a mettere a punto gli strumenti per promuovere il servizio, realizzando un sito internet www.trashwarecesena.it (che ha ricevuto oltre6mila visite sino ad oggi), una pagina facebook http://www.facebook.com/trashwarecesena (che attualmente conta 161 "fan") e volantini informativi , che sono stati distribuiti in città.
 
I numeri di Trashware Cesena
I contatti sono stati subito numerosi: a oggi si contano 914 diverse realtà che si sono messe in contatto con l'Associazione. Il record assoluto spetta alle richieste di consegna al progetto di attrezzatura informatica dismessa, con 420 contatti. Sono complessivamente 204, invece, le richieste di ricezione di attrezzatura ricondizionata.
Vi sono poi 290 contatti messi temporaneamente in lista di attesa poiché provenienti da zone al di fuori dai confini comunali.
Il ritiro di attrezzatura non più utilizzata è stato organizzato secondo due modalità:
1)      per i cittadini è stato organizzato il ritiro su appuntamento presso il complesso universitario dell'Ex Macello
2)      per le aziende che avevano di necessità di movimentare una quantità più corposa di attrezzatura si sono organizzati dei ritiri direttamente in sede.
Complessivamente sono stati ritirati 431  computer.
Come accennato i computer ricondizionati consegnati sono stati 223.
Di questi 107 sono andati a scuole e associazioni. Tra le principali strutture a cui è stata donata l'attrezzatura: Istituto Professionale Comandini, la Scuola Primaria Torre del Moro, la Scuola Primaria Martorano, la Scuola Primaria Ronta, la Scuola primaria e dell'infanzia Borello, il Centro per la pace, l'Associazione l'Aquilone di Iqbal, l'Associazione Dante Alighieri, l'Associazione Universitari Cesena, la Compagnia Fuori Scena, il Convento dei Cappuccini.
Ma ci sono ancora molti computer ricondizionati che aspettano di trovare un nuovo proprietario.
Si invitano, quindi, scuole, associazioni, organizzazioni, ma anche privati che hanno bisogno di un computer ma sono in difficoltà per l'acquisto, a farsi avanti. Per sfruttare l'opportunità messa a disposizione dal progetto Trashware e ricevere un computer è sufficiente mettersi in contatto con i ragazzi sul sito www.trashwarecesena.it o al numero 345.2374555 (dal lunedì al venerdì 9:00-13/14:00-18:00).
 
Le iniziative per far conoscere i software open source
Sin dall'avvio del progetto era presente la consapevolezza che una delle difficoltà da affrontare sarebbe stata la scarsa familiarità che la maggior parte dei non addetti ai lavori hanno con il software open source.
Infatti, nonostante ormai il sistema operativo Ubuntu e gli applicativi quali Open Office abbiano raggiunto livelli simili a quelli dei prodotti commerciali, è ancora diffusa una certa "diffidenza" da parte degli utenti non esperti.
Per questo, nel corso dei mesi di attività, si sono strutturate due tipologie di occasioni formative.
La prima prevede una rapida formazione al momento della consegna dell'attrezzatura: il computer viene collegato e acceso e vengono mostrate al ricevente le principali funzionalità per la navigazione web, l'archiviazione di documenti, la videoscrittura, eccetera. Al termine della breve illustrazione vengono lasciati i riferimenti alla manualistica presente on-line.
Inoltre, per ampliare l'offerta formativa, mettendo a disposizione un supporto più strutturato agli utenti meno esperti, sono stati organizzati alcuni corsi della durata di 4 ore presso la sede di via Chiaramonti ai quali hanno complessivamente partecipato 21 persone.
 
Le prospettive future
"Tengo a ringraziare - afferma il Sindaco Paolo Lucchi - i ragazzi dell'Associazione S.P.R.I.Te. che stanno portando avanti con successo il progetto Trashware e l'Istituto Comandini, così come le altre realtà cittadine che hanno sfruttato questa opportunità per ottenere attrezzatura informatica e metterla a disposizione dei giovani e di tutti i cesenati. Il progetto è ormai pronto a sostenere una mole di lavoro più elevata e a servizio di un'area più vasta, per questo nei prossimi giorni scriverò ai Sindaci dei Comuni del comprensorio cesenate proponendo l'adesione al progetto Trashware."
Nel  corso del 2012 sarà necessario rafforzare la comunicazione relativa alle donazioni di materiale informatico ricondizionato anche in accordo con le Istituzioni locali al fine di aumentare il numero di richieste di donazione raggiungendo così i livelli prefissati.
Al fine di supportare la gestione operativa dell'attività è in fase di sviluppo un software gestionale finalizzato alla catalogazione delle componenti informatiche. Il nuovo sistema sarà reso operativo a partire dal terzo trimestre dell'anno.
E' inoltre previsto un rafforzamento dell'attività di formazione che verrà comunicata tramite materiale informativo dedicato.
 
Il nuovo laboratorio informatico dell'istituto Comandini
Grazie al progetto Trashware l'Istituto Comandini ha ricevuto 40 computer con i quali è stato possibile allestire un intero nuovo laboratorio e potenziarne un altro, dando così un supporto concreto all'attività didattica, in particolare delle classi prime e seconde.
Abbiamo saputo del progetto Trashware mediante la stampa locale - spiega il Prof. Giorgio Brunet, Dirigente scolastico dell'Istituto Comandini -  e rapidamente abbiamo preso contatti per richiedere attrezzature. La risposta è stata rapida e, dopo una consegna iniziale di 25 computer, ne abbiamo chiesti altri per un totale di 40. Dal nostro punto di vista si tratta di un'iniziativa molto importante perché va nell'ottica di riusare e dare nuova vita ad apparecchi che, seppur funzionanti, finirebbero in discarica. Ciò ci dà modo di poter far vedere in pratica ai nostri allievi come sia possibile lavorare concretamente per la salvaguardia dell'ambiente senza per questo rinunciare alle funzionalità cui siamo abituati".

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016

Data di Pubblicazione:
06 Giugno 2012

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