Peep di S. Egidio verso la fase realizzativa
Peep di S. Egidio sembra arrivato finalmente in vista della fase realizzativa. Dopo una vicenda lunga e complessa, contrassegnata da una serie di riesami e ricorsi davanti al Tar e al Consiglio di Stato, il progetto riconosciuto vincitore (presentato dalla cooperativa Gino Gambusi e firmato dall'architetto Ugo Sasso, oggi deceduto, unitamente a un gruppo locale, tra cui l'arch. Enrica Rossi e lo studio Farnedi, Miserocchi e Paolucci) è approdata questa sera in commissione consiliare, per poi arrivare in Consiglio Comunale per l'approvazione definitiva.
"Con la presentazione alla commissione consiliare prima e al Consiglio Comunale - sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore alle Politiche di qualificazione urbana Orazio Moretti - poi ci avviciniamo all'epilogo procedurale di una vicenda pluriennale e irta di ostacoli. Non possiamo che esserne soddisfatti, così come del lavoro svolto dagli uffici comunali, che ci hanno permesso di arrivare finalmente a questa fase".
Il progetto
Questo intervento rappresenta l'ultimo grande quartiere PEEP non attuato. Inserito già nel Prg del 1985, il comparto è destinato a sorgere su un'area di oltre 8 ettari collocata a fianco del vecchio Peep di S Egidio, costruito agli anni 80.
Il progetto prevede la realizzazione di 304 alloggi complessivi per un'estensione complessiva di 22.500 mq. Il 20% di tale superficie - pari a 4.500 mq - dovranno essere destinati all'autocostruzione, mentre un altro 12% di superficie complessiva (pari a 2700 mq.) sarà riservato ad alloggi per l'affitto, con 10 appartamenti destinati obbligatoriamente alla locazione permanente e i rimanenti in locazione a termine.
Da un punto di vista architettonico, l'idea che definisce il progetto è quella di un insieme di case a schiera o condominietti che, nella aggregazione dei prospetti, ricordano fortemente il centro storico per la discontinuità delle altezze, la differenziazione degli allineamenti delle aperture e dei colori. La collocazione degli edifici, inoltre, prevede un articolato sistema di corti e piazzette che facilitano l'aggregazione sociale. Nella piazzetta centrale si affacceranno 5 negozi e 2 locali ad uso terziario.
La viabilità carrabile è limitata ad una sola strada di penetrazione, mentre il resto è marginale al comparto, e i garage sono interrati sotto le corti, privilegiando così i percorsi ciclopedonali.
Sono previsti, inoltre, una nuova centrale di teleriscaldamento, in adiacenza alla via Boscone e un impianto interrato a fibre ottiche a servizio dell'intero comparto.
Uno degli altri aspetti caratterizzanti del progetto è la consistente dotazione di spazi verdi e di uso pubblico: oltre 17mila metri, infatti, saranno adibiti a verde pubblico, altri 8mila metri circa serviranno per verde e piazze private di uso pubblico .
Il sistema dei parcheggi pubblici (circa 300 posti auto) si collocherà a corona del nuovo quartiere e sull'asse di via Capanne, che costituirà il principale asse di accesso al nuovo comparto. Un sistema di piste ciclabili nel verde garantirà il collegamento con il polo scolastico di via Anna Frank, la parrocchia e il tessuto edilizio di S Egidio.
Tempistica e costi
Successivamente alla Delibera di Consiglio Comunale, farà seguito la comunicazione dell'ufficio della riserva dei lotti edificabili alla ditta attuatrice che dovrà presentare, entro otto mesi, il progetto del permesso di costruire delle opere di urbanizzazione e i progetti dei fabbricati.
Le due convenzioni, l'una per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (fidejussioni a garanzia delle opere interne ed esterne necessarie e definizione di eventuali stralci attuativi) e l'altra per la definizione delle modalità attuative e dei prezzi di vendita e affitto degli immobili, saranno stipulate al termine delle verifiche tecniche istruttorie.
Per la realizzazione delle opere di urbanizzazione esterne al comparto ma necessarie alla sua attuazione, provvederà alla acquisizione delle aree necessarie tramite procedura esproriativa e/o acquisizione anticipata per la porzione di rotatoria posta internamente al perimetro di una Area di Trasformazione.
Il costo delle opere di urbanizzazione del comparto ammonta a circa 12 milioni di euro ed è così articolato:
opere di urbanizzazione pubbliche interne al comparto circa 4.992.000 euro,opere di urbanizzazione private di uso pubblico (verde e piazzette) circa 3.277.000 euro,opere di urbanizzazione extra comparto (compresa la prosecuzione di via Capanne) circa 2.167.000,centrale di teleriscaldamento circa 1.700.000 euro.L'importo non comprende il costo di due rotonde - l'una su via Cerchia di S Egidio l'altra sulla via Boscone in proseguimento di via Capanne e l'adeguamento di via Boscone - poste a carico della ditta per la sostenibilità dell'intervento.
L'Amministrazione comunale contribuisce, in virtù del significato sociale dell'intervento, con un importo di 724.000 euro previsto a bilancio.
Si può prevedere che i lavori possano iniziare a partire dal 2013.
La Cooperativa, in relazione ai criteri definiti dal Regolamento PEEP, curerà l'assegnazione dei singoli alloggi ai soci. Per l'autocostruzione è previsto un bando pubblico in relazione ai particolari impegni che i soci devono assumere, fatto salvo il rispetto dei criteri di assegnazione del PEEP.
CRONOLOGIA DEI FATTI
Il percorso per la realizzazione del Peep di S. Egidio prende il via nel maggio 1994, quando il Consiglio Comunale approva il progetto urbanistico del Comparto Peep C/7 b di S. Egidio.
Il 20 Novembre 2001 una delibera di Giunta stabilisce di rivedere il progetto iniziale, secondo nuovi orientamenti di sostenibilità ambientale ed urbanistica, mediante l'approvazione di un "progetto guida" e bando pubblico, la cui selezione avrebbe costituito relativa Variante interna al Peep e conseguente assegnazione delle aree.
Con determina dirigenziale del 25 Luglio 2002 viene approvata la graduatoria con vincitore il raggruppamento delle imprese CEL, SCOT e SOM di Cesena e Mercato Saraceno. Due mesi dopo , il 23 Settembre 2002, il Consiglio Comunale approvava il nuovo progetto, come variante interna al Peep.
In seguito a diversi ricorsi al TAR presentati dalle imprese non vincitrici, fu rivista la graduatoria, e con determina dirigenziale del 10 Aprile 2007, venne dichiarato vincitore il progetto presentato dalla Cooperativa Edificatrice Gino Gabusi di Cesena.
Nel Luglio del 2007 gli uffici riavviarono il procedimento, provvedono a richiedere gli elaborati e le integrazioni necessarie, ma l'attuazione del Peep fu sospesa, in seguito all'opposizione dei ricorrenti dall' Ordinanza del Consiglio di Stato del 25 Settembre 2007.
Questi ricorsi vennero definitivamente respinti con tre Sentenze del TAR del 11 Giugno 2009, poi depositate il 21 Dicembre 2009 e notificate al Comune di Cesena il 18 Gennaio 2010.
Le imprese ricorrenti all'inizio dell'anno 2010 hanno impugnato le Sentenze del Tar al Consiglio di Stato, chiedendo la sospensiva che è stata rigettata, la comunicazione al comune è pervenuta nel marzo 2010; la decisione è quindi rinviata alla Sentenza del Consiglio di Stato non ancora pronunciata.
Pertanto il 16 Luglio 2010 gli uffici hanno riavviato il procedimento di istruttoria, richiedendo l'adeguamento del progetto presentato dalla Cooperativa Edificatrice Gino Gabusi, alle leggi sopravvenute.
Tale progetto, una volta rivisto e completata la documentazione, è stato trasmesso agli Enti competenti per i nuovi o rinnovati pareri, che nel 2007 erano stati sospesi.
Tutti e nove i pareri richiesti, favorevoli o favorevoli con prescrizioni, sono pervenuti fra Agosto del 2011 e Gennaio del 2012.
Infine, il 6 Marzo 2012, è pervenuta anche la Delibera della Provincia, con la quale l'Ente ha espresso parere favorevole con prescrizioni, ed ha escluso il progetto dalla procedura di VAS, dando atto che il Piano è stato adeguato, e rispetta le vigenti norme di sostenibilità ambientale.
Ufficio stampa
Federica Bianchi
Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016
Data di Pubblicazione:
17 Aprile 2012
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