Alluvione | “Non è corretto far pagare le utenze agli alluvionati: è necessaria una legge”
Atersir e il Comune di Cesena chiedono al Governo di istituirla in tempi rapidi
Sin da subito l’Amministrazione comunale di Cesena si è attivata perché alle famiglie alluvionate non siano addebitati in bolletta i consumi extra riguardanti le attività di pulizia da acqua e fango delle proprie abitazioni, con particolare riferimento ai consumi idrici, ma anche della corrente elettrica e del gas. L’Amministrazione comunale insieme ad Atersir (Agenzia regionale che si occupa di servizio idrico), e di concerto con le altre amministrazioni comunali colpite dagli eventi alluvionali di maggio, si è attivata a tutela delle famiglie chiedendo supporto all’Autorità di regolazione per l’energia Arera.
La risposta non è tardata: Arera infatti ha disposto una prima proroga al pagamento delle bollette per il 31 agosto, nell’attesa di definire una misura idonea. La stessa Arera ha disposto la costituzione di un fondo per le emergenze, formato da un sovraccarico di qualche centesimo da parte delle bollette del servizio idrico di tutto il Paese. Il fondo sarà dedicato a coprire il pagamento dei consumi straordinari delle famiglie colpite da calamità naturali, quali le alluvioni di maggio in Romagna.
Oggi, in vista del 31 agosto, l’Autorità nazionale ha definito una seconda proroga alla sospensione dei termini per i pagamenti delle utenze, fino al 31 ottobre. Tuttavia si ritiene necessario un provvedimento di legge nazionale che consenta di scontare a famiglie e imprese coinvolte il costo dei consumi straordinari legati al ripristino delle proprie abitazioni e imprese a seguito dell’alluvione, come già accaduto in occasione di altre emergenze nazionali, come il sisma che ha colpito Amatrice nel 2016.
“Le famiglie e le imprese del territorio comunale colpite dall’alluvione – commenta Francesca Lucchi, Presidente di Atersir e Assessora alla Sostenibilità ambientale del Comune di Cesena – dovranno essere esentate dal pagamento delle utenze, con particolare riferimento ai consumi eccedenti. Riteniamo che questa sia una misura doverosa da intraprendere a favore di tutti coloro che hanno dovuto affrontare enormi difficoltà a seguito dei drammatici eventi di maggio. I volumi di acqua anomali usati da cittadini e imprese per pulire abitazioni e aziende dal fango e le relative bollette da migliaia di euro non possono essere pagate dalle vittime dell’alluvione. Arera è intervenuta già due volte sospendendo il pagamento fino al 31 agosto e, successivamente, a fine ottobre. L’Autorità nazionale ha anche creato un fondo, così come ha già fatto in altre occasioni analoghe, per poter annullare questi pagamenti. Si chiede dunque al Governo e al Parlamento di assumere i provvedimenti necessari per passare dalla sospensione all’annullamento delle bollette con i consumi eccedenti, utilizzando i fondi istituiti e incaricando Arera, gli enti d’ambito e i gestori ad attuare questa manovra che riteniamo indispensabile e urgente”.
Data Ultima Modifica:
31 Agosto 2023
Data di Pubblicazione:
30 Agosto 2023
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