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Canada, Spagna e Italia, la serata evento “lucciole” di Anton Roca che unirà tre Paesi del mondo

Appuntamento per venerdì 6 maggio alle ore 22 al teatro “A. Bonci”

Nei primi anni sessanta, a causa dell’inquinamento dell’aria, e, soprattutto, in campagna, a causa dell’inquinamento dell’acqua (gli azzurri fiumi e le rogge trasparenti) sono cominciate a scomparire le lucciole. Il fenomeno è stato fulmineo e folgorante. Dopo pochi anni le lucciole non c’erano più. (Sono ora un ricordo, abbastanza straziante, del passato: e un uomo anziano che abbia un tale ricordo, non può riconoscere nei nuovi giovani se stesso giovane, e dunque non può più avere i bei rimpianti di una volta). Quel “qualcosa” che è accaduto una decina di anni fa lo chiamerò dunque “scomparsa delle lucciole 
P.P. Pasolini, “Il vuoto di potere, ovvero, l’articolo delle lucciole”, pubblicato in Il Corriere della Sera il 1° febbraio 1975
 

La magia sta per compiersi.
 Si chiama “Lucciole” l’ultimo grande ambizioso progetto di ricerca visiva e sonora sviluppato dall’artista visionario Anton Roca e che il prossimo venerdì 6 maggio sarà presentato al teatro “Alessandro Bonci” e trasmesso contemporaneamente in tre paesi del mondo: Italia, Spagna e Canada.
Ospitato nel 2018 dal centro Avatar nella città di Québec, in occasione di una residenza di ricerca finalizzata allo sviluppo di un software speciale per tradurre gli impulsi luminosi delle lucciole in impulsi sonori, il progetto si basa su tre obiettivi principali: 

- Prendersi cura di un terreno in località San Romano (Mercato Saraceno);
- prendersi cura di una piccola porzione di territorio come metafora di un’azione da intraprendere su scala globale. Dal microcosmo individuale al macrocosmo collettivo, siamo tutti ugualmente responsabili del destino del pianeta;
- rivivere un’esperienza personale d’infanzia in cui questi coleotteri erano presenti nei campi in cui l’artista è cresciuto. 

Le lucciole sono sempre state presenti nella vita di Anton Roca. “Ricordo – commenta l’artista – le sere di tarda primavera e di inizio estate quando il progredire di questo mistero cangiante nell’aria illuminata dalle stelle mi assorbiva già completamente da bambino.
Tuttavia, a partire dagli anni ‘60 il passaggio a sistemi di allevamento basati sull’uso indiscriminato di erbicidi e pesticidi ha avviato il loro lento declino. La loro presenza e il loro numero sono diminuiti, anno dopo anno”.
Nel 2010, appena arrivato nel piccolo paese di San Romano, l’artista ha costruito il suo studio e il centro d’arte Rad'Art prendendosi cura del terreno accanto all’edificio. Con il tempo, le lucciole sono ritornate. Ad ogni primavera degli ultimi cinque anni, delle luci irregolari brillano in costellazioni sulle colline circostanti. Il paesaggio diventa teatro della danza fragile e spettrale delle lucciole. Questa coreografia frenetica e aerea è eseguita da lucciole maschi, mentre le femmine rimangono a terra in scintille verde brillante. Nella loro sensuale danza di accoppiamento, i due sessi evocano la passione, la caducità e l’evanescenza della vita. 

Le lucciole alimentano l’ispirazione poetica in tutto il mondo. La forma delle immagini: luccichii intermittenti, pulsazioni di apparizioni e scomparse disegnano nell’aria notturna costellazioni sempre diverse. In italiano la parola lucciola si riferisce all’insetto, alla maschera nel cinema o nel teatro che ci guida ai nostri posti con una torcia, e anche, nell’immaginario popolare la prostituta di strada che, sostando sotto ai lampioni, “illuminavano” le notti degli uomini. Il progetto attuale riflette questa polisemia. È un invito all’interpretazione, alle metafore poetiche e politiche, alla sensibilità romantica. Lucciole fa eco all’immaginario collettivo e celebra la sopravvivenza, seppur precaria, dell’insetto. Nonostante la sua lenta scomparsa sia iniziata negli ultimi decenni del ‘900, oggi la tendenza sta cambiando con il suo graduale ritorno, che coincide con un aumento dell’agricoltura biologica. Nei mesi di maggio e giugno migliaia di bagliori luminosi percorrono ancora una volta il paesaggio intorno a Rad'Art, a San Romano. 


L’archivio interpretato e l’evento del 6 maggio 2022
 

Ora che le ha ritrovate e prima che la loro luce si spenga ancora una volta, Roca desidera fermare la danzante presenza delle lucciole a San Romano e rendere così omaggio alla capacità della natura di rigenerarsi.
Ancorando il lavoro nel tempo, ha dato vita a un archivio, video e fotografico, dei bagliori luminosi. Gli impulsi luminosi saranno convertiti in impulsi sonori, come crisalidi che si schiudono nello spazio planetario. 
Questo concerto delle lucciole sarà interpretato sul Disklavier di Avatar, a Quebec City (Canada), città dove ha sviluppato il progetto e parte della sua carriera artistica, e sarà trasmesso in diretta simultanea nel Teatro “A. Bonci” di Cesena, città dove vive, e, per chiudere il cerchio, ad Alcover (Catalogna), luogo simbolo delle lucciole della sua infanzia. 

Lo spartito
 
Per la realizzazione di questo progetto, gli impulsi luminosi in movimento sono stati ripresi in video e fotograficamente.  Successivamente, durante una residenza ad Avatar nel mese di ottobre 2018, è stato sviluppato un software con l’obiettivo specifico di analizzare lo sfarfallio luminoso di questi coleotteri della famiglia dei Lampiridi. 
Grazie al software, ogni impulso luminoso nell’inquadratura video trova una corrispondenza con un suono. Un valore notale sulla partitura che tiene conto dell’intensità luminosa, della durata e della profondità. Nonché della dimensione, determinata dalla posizione prossima, vicina o lontana dell’impulso luminoso rispetto all’obbiettivo di ripresa. Il software sviluppato traduce questa partitura in suoni digitali e, contemporaneamente, comunica con l’hardware speciale del pianoforte MIDIficato (Disklavier) che li trasforma in suoni analogici eseguendoli, in modo simultaneo, sulla tastiera. Il suono emesso dal pianoforte è accompagnato dal movimento dei tasti che agiscono, come per magia, da soli. Lo spartito è dunque scritto dalle lucciole in tempo reale e definito con precisione dalla iniziale posizione e dal movimento spaziale, registrato dalla video ripresa e dalla macchina fotografica, delle lucciole nel paesaggio. Quindi, si tratta di uno spartito tridimensionale e di una relazione con lo spazio. Di conseguenza, la trascrizione degli impulsi luminosi in degli impulsi sonori, dovrà attenersi, per restituire all’ascolto la tridimensionalità della visione, agli stessi principi che governano lo spazio euclideo in cui ogni punto dello spazio tridimensionale è determinato da tre coordinate: x, y e z. Vale a dire, larghezza, profondità e altezza. 

Il concerto
Il concerto, che si terrà venerdì 6 maggio 2022 dalle 22 alle 24 (ore 16:00 a 18:00 orario di Québec), si compone di due parti: Aspettando lo spettacolo, momento iniziale, della durata di un’ora, in cui il pubblico sarà invitato ad entrare in sala per intrattenersi con la visione di un filmato del paesaggio collinare di San Romano al momento del tramonto: una ricreazione visiva ed emotiva della sensazione della fine della giornata: la luce del giorno svanirà gradualmente nell’oscurità. Il video verrà proiettato contemporaneamente in tutte le sedi del progetto (Quebec City, Cesena e Alcover), fornendo un contesto poetico al momento in cui le scintille delle lucciole compaiono nel paesaggio. Durante questo approccio graduale, è previsto un intervento in diretta dell’artista che conversa con degli ospiti sul progetto e sulle lucciole. Eventualmente, potrà essere aperto un canale di dialogo con il pubblico. La seconda parte, intitolata Performance, sarà invece costituita dalla simultanea proiezione dei video preregistrati, utilizzati dal software per la traduzione notale, e dall’emissione spaziale dei suoni corrispondenti, emessi dal Disklavier. Anton Roca selezionerà con cura i video che il software leggerà e trasformerà in note sul pianoforte a coda MIDIficato da Avatar, in Quebec City. Così, in tutta la loro poesia dinamica, le lucciole offriranno un concerto per pianoforte e proiettore digitale e il pubblico assisterà all’ascolto e alla visione della precarietà delle lucciole nel paesaggio contemporaneo. 

Scritto per Anton Roca
da Myriam Lambert
Direttrice Artistica di Avatar 

Lucciole - Fireflies - Lucioles - Cuques de llum
Artista: Anton Roca
Video riprese: Bruno Donati
Tecnico per lo sviluppo del software: Patrice Coulombe
Produzione e organizzazione: Avatar (Quebec City) Rad’Art Project (Italy) 

Partner Italia: Teatro Alessandro Bonci, CesenaComune di Cesena, Assessorato alla CulturaComune di Mercato Saraceno, Assessorato alla Cultura

Partner in Catalogna: Ajuntament d’Alcove
Convent de les Arts - Parlem Contemporani? 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



Data Ultima Modifica:
21 Aprile 2022

Data di Pubblicazione:
20 Aprile 2022

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