Donato alla Biblioteca Malatestiana l’archivio personale di Cino Pedrellii
I figli Anna Lia e Marco hanno deciso di metterlo a disposizione della collettività - Assessore Carlo Verona: “immenso patrimonio fonte di studio e di ricerca per moltissimi”
L’archivio personale di Cino Pedrelli, uno dei massimi esponenti del mondo culturale romagnolo, entrerà a far parte del patrimonio storico culturale della Biblioteca Malatestiana. Sono i figli Anna Lia e Marco Pedrelli, proprietari del prestigioso fondo, a voler donare alla città di Cesena l’archivio ricevuto in eredità e costituito dagli autografi delle sue poesie, i materiali di studio preparatori delle sue pubblicazioni, la biblioteca personale e un ampio e ben ordinato epistolario da cui emerge una grande capacità amicale tipica dell’accademia letteraria della sua epoca.
Assieme all’amico e concittadino Walter Galli, di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita, Pedrelli è stato tra i massimi ispiratori del filone neodialettale cesenate e romagnolo in genere. Come poeta dialettale ha pubblicato le raccolte “La cumetta. Versi romagnoli, 1942-49” (Faenza, Fratelli Lega, 1949) e “Du caval i bat e’ mond” (Villa Verucchio, Pazzini, 2004).
“Cino Pedrelli – commenta l’Assessore alla Cultura Carlo Verona – ci ha lasciato in eredità un immenso patrimonio culturale di cui tutti noi dobbiamo essergli eternamente grati. Siamo altrettanto grati alla sua famiglia, e in particolar modo ai figli Anna Lia e Marco, per aver affidato alla Malatestiana questo prezioso archivio che presto sarà a disposizione di studiosi e di tutti coloro che vogliono approfondire la propria conoscenza di uno dei padri fondatori della Società degli Studi Romagnoli. L’archivio personale di Pedrelli, che si affianca a quelli di Walter Galli e Alma Novella Marani, cesenati di cui la Malatestiana ha già acquisito i fondi personali, comprende le sue carte di studio e lavoro, la corrispondenza, gli autografi delle sue opere letterarie e documenti che egli stesso utilizzò nello studio e nella ricerca. Consideriamo queste carte una cruciale testimonianza dell’attività del poeta cesenate e un importante tassello per la storia della città e in particolare della poesia dialettale romagnola”.
“Riordinando questo archivio – commenta Anna Lia Pedrelli – ho identificato numerose recensioni e articoli poco noti, e anche documenti privati come lettere e biglietti personali, nei quali mio babbo - nelle sue ricerche e passioni – è sempre giudicato persona seria e sicura di sé. Poi nelle poesie di cui cediamo gli autografi rivela sentimenti profondi, e allo stesso tempo lievi e affettuosi”.
Cino Pedrelli (1913-2012) si è formato al Liceo “Monti” e ha frequentato il Collegio Ghislieri di Pavia, città in cui si è laureato in Giurisprudenza. Ha operato come notaio, ma è sempre legato al mondo letterario romagnolo e italiano in cui ha dato tutto se stesso. Non solo ha composto poesie in dialetto romagnolo ma è stato tra i principali studiosi dell’archivio di Renato Serra e ha tenuto i contatti con molti critici e storici della letteratura di ambito nazionale.
Data Ultima Modifica:
09 Giugno 2021
Data di Pubblicazione:
09 Giugno 2021
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