Pro memoria Srebrenica, un massacro pianificato e coordinato ad alto livello
Un incontro organizzato dalla Biblioteca Malatestiana con gli studiosi Luca Leone e Andrea Cortesi - Sarà presente anche la testimone Tamara Cvetkovic
È stato il peggior massacro avvenuto in Europa dalla fine del secondo conflitto mondiale e tanti sono i punti di domanda ancora oggi orfani di una reale risposta.
Nonostante il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, impegnato in prima linea per contenere il conflitto, con la Risoluzione 819, del 16 aprile 1993, avesse aumentato la sua presenza militare proprio nella cittadina e, con la successiva Risoluzione 824, dichiarato aree protette le città di Sarajevo, Tuzla, Zepa, Gorazde, Bihac e la stessa Srebenica, nel luglio 1995 si è verificato uno degli episodi più tragici della storia del ‘900, il genocidio degli abitanti, in larga parte di etnia musulmana, di Srebenica.
Cosa è accaduto dunque l’11 luglio del 1995 e cosa raccontano i superstiti?
A queste e ad altre domande si cercherà di rispondere nel corso dell’incontro “Pro Memoria Srebrenica” organizzato dalla Biblioteca Malatestiana e che andrà in scena venerdì 16 aprile, alle ore 18, sulla pagina Facebook della Biblioteca.
All’incontro, che sarà presentato dal Vicecapocronista del Resto del Carlino Cesena Simone Arminio, prenderanno parte la Direttrice scientifica Giliola Barbero, Luca Leone, direttore editoriale e co-fondatore della casa editrice Infinito edizioni ed esperto degli eventi di Srebrenica, Andrea Cortesi, direttore di ISCOS Emilia Romagna, Onlus nata nel 1990 su iniziativa di Enrico Giusti, sindacalista CISL scomparso nell’ottobre del 2007, e Tamara Cvetkovic testimone di Srebenica.
Luca Leoni ha scritto per molte testate. Ha firmato una ventina di libri per più editori; tra questi, per Infinito edizioni, ama ricordare: Srebrenica. I giorni della vergogna (2005, quattro edizioni); Bosnia Express (2010); I bastardi di Sarajevo (2014); Srebrenica. La giustizia negata (2015, con Riccardo Noury); Eden. Il paradiso può uccidere (2016); Višegrad. L’odio, la morte, l’oblio (2017); Tre serbi, due musulmani, un lupo (2019, con Daniele Zanon); La pace fredda (2020, libro + documentario in DVD, con Andrea Cortesi).
Ogni anno incontra migliaia di giovani nelle scuole e negli ultimi vent’anni ha partecipato a ben più di mille incontri pubblici, in modo particolare sulla Bosnia Erzegovina e i Balcani.
Andrea Cortesi, direttore di ISCOS Emilia Romagna, una Onlus nata nel 1990 su iniziativa e stimolo di Enrico Giusti, sindacalista della CISL scomparso nell’ottobre del 2007. ISCOS coopera a livello internazionale per rafforzare la solidarietà ed i legami tra i popoli e migliorare le condizioni di vita, di lavoro, di salute dei lavoratori e delle rispettive famiglie residenti nei paesi in via di sviluppo ed in transizione. In particolare la promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici sono alla base della nostra organizzazione e costituiscono insieme alla promozione della cultura della legalità, della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata i principi su cui poggia la nostra operatività.
Data Ultima Modifica:
14 Aprile 2021
Data di Pubblicazione:
14 Aprile 2021
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