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Disagio giovanile ed episodi di bullismo, l’Amministrazione comunale aderisce al bando ministeriale “Educare in Comune”

Assessora Carmelina Labruzzo “non possiamo trascurare situazioni rischiose per i nostri ragazzi che potrebbero acuirsi in questo particolare momento storico”

Rendere la strada, le piazze, i posti di lavoro, il prato-cortile luoghi di primo incontro e fare in modo che situazioni “invisibili” diventino visibili a tutti.
È questo il punto di partenza del bando ministeriale “Educare in Comune” a cui l’Amministrazione comunale di Cesena ha aderito con l’obiettivo di creare nuovi interventi di “educativa di strada” rivolti ai giovani dagli 11 ai 18 anni.
Il bando prevede la possibilità di presentare fino a fine febbraio progetti importanti (valore minimo di 50 mila euro e di una durata temporale obbligata di 12 mesi), fino a un costo complessivo di 350 mila euro.
Tre le aree tematiche all’interno delle quale poter presentare i progetti: “Famiglia come risorsa”, “Relazione e inclusione”, “Cultura, arte e ambiente”

“Camminare insieme ai nostri giovani sostenendoli e ascoltandoli – commenta l’Assessora alle Politiche giovanili Carmelina Labruzzo – è un dovere dell’Amministratore pubblica. In questi giorni sulla stampa locale leggiamo di nuove forme di espressione di rabbia adolescenziale, connotata da tratti di evidente disagio, che certamente celano anche necessità di protagonismi giovanili evidentemente non corrisposti. Siamo tutti testimoni di piccole ma frequenti aggressioni e atti di bullismo, il più delle volte compiuti anche nei luoghi centrali della città, che sono contesti naturali di ritrovo per famiglie e  cittadini. Questi fenomeni non possono essere trascurati ma vanno analizzati e presi in seria considerazione per cogliere la richiesta implicita e il grido che i principali attori di questi comportamenti – i più giovani – avanzano, ossia: di essere ascoltati, coinvolti e valorizzati nella riproposizione quotidiana dei tratti salienti della nostra comunità. In questo particolare momento storico inoltre l’isolamento sociale dovuto all’emergenza sanitaria ci spaventa maggiormente considerando la straordinarietà del periodo che potrebbe acuire i problemi che i giovani riscontrano in questa fase della vita”.  

“Il bando ministeriale ‘Educare in Comune’ – prosegue l’Assessora – ci darebbe modo infatti di mettere in campo, attraverso educatori ben formati, una progettualità biennale importante che ci consentirebbe di concretizzare interventi a sostegno della crescita individuale dei bambini e degli adolescenti, attraverso l’acquisizione di una maggiore conoscenza e gestione delle emozioni, della capacità di sviluppare resilienza, di maturare la consapevolezza di poter essere cittadini attivi con l’obiettivo di creare condizioni che evitino il formarsi di forme di disagio, emarginazione e atteggiamenti antisociali”. 

Cesena non è nuova a progettualità di questo tipo basate su un nuovo approccio educativo. Tali modalità di lavoro, che vertono sull’educativa di strada, sono state già sperimentate con continuità pluriennale dagli anni novanta fino al 2018. 
In questo caso, l’Educativa di Strada è un’attività rivolta a gruppi spontanei di adolescenti e giovani nei luoghi naturali di ritrovo, finalizzata a costruire una relazione significativa tra i componenti del gruppo e gli educatori basata sull’ascolto, anche attraverso l’organizzazione di iniziative co-progettate e finalizzate a far emergere idee, bisogni, risorse che consentano di rafforzare i fattori protettivi e ridurre quelli di rischio e ad aumentare l’autonomia.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



Data Ultima Modifica:
10 Febbraio 2021

Data di Pubblicazione:
10 Febbraio 2021

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