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“Cesena come va?”, i cesenati raccontano la propria quarantena lanciando proposte per il futuro della città

La metà dei cesenati, il 50%, è preoccupata dagli effetti della pandemia in corso.

È quanto emerge dal questionario ‘Cesena, come va?’ lanciato dall’Amministrazione in vista del nuovo Piano Urbanistico Generale e finalizzato alla creazione di uno spazio di confronto su quelle che sono le tematiche centrali nella vita di tutti noi.

Rispondendo alle domande i cittadini hanno condiviso timori e perplessità relativi a questo periodo di emergenza.
Il 76% delle risposte sono arrivate dalla popolazione attiva: il 50% dai cittadini tra i 30 e i 50 anni, il 18% dagli under 30, il 18% dagli adulti tra i 50 e i 60 anni, il 10% dalle persone tra i 60 e i 70 anni, il restante 4% dagli over 70.

Alla domanda sulle principali difficoltà riscontrate durante il lockdown, i cesenati rispondono che hanno sofferto maggiormente la lontananza dagli affetti, la paura del contagio e le limitazioni rispetto al movimento, dal praticare attività sportiva alla cura della persona.

Inoltre, molti ritengono che il piccolo commercio di vicinato e tutti quei servizi fruibili entro il proprio Quartiere siano da annoverare tra gli aspetti positivi di questo periodo di emergenza.
Particolare importanza viene data ai rapporti con i vicini, il 25% degli “intervistati” ha riscoperto l’importanza delle relazioni, e al volontariato, il 27% dei cesenati ha aiutato chi si è trovato in difficoltà o ha supportato un’associazione di volontariato attiva sul territorio.

“Nell’arco di questa prima settimana – commenta l’Assessora alla Programmazione e Attuazione urbanistica Cristina Mazzoni –  oltre 800 cittadini hanno compilato il nostro questionario fornendoci spunti interessanti sui diversi aspetti di questa emergenza: dalle relazioni umane all’importanza dei servizi utili presenti nel proprio Quartiere e frazione di residenza.

Particolarmente interessanti sono le risposte relative al lavoro da casa.
Il 40% degli intervistati segnala una connessione non sempre stabile, un dato importante per la ripartenza e per lo Smart working.

Inoltre, il 50% delle persone, se non avesse vincoli economici, dopo la pandemia, vorrebbe avere a disposizione più spazi verdi privati o comuni accessibili, mentre il 30% ha trovato la propria abitazione inadatta, troppo piccola o senza adeguati spazi per vivere in condizioni benessere e comfort.

Infine, le sfide per il futuro.
Ambiente, economia e welfare sono le priorità per i cesenati: mobilità sostenibile, misure di adattamento ai cambiamenti climatici, riqualificazione dello spazio pubblico ottengono lo stesso punteggio dei servizi alla persona e del sostegno alle imprese economiche.
Sono dati molto importanti per il processo di formazione del PUG e per il futuro della città e per il futuro di quartieri e frazioni. 
La pandemia ci insegna infatti che il quartiere dovrà essere sempre più dimensione ideale in cui garantire alle comunità scambio sociale e qualità della vita, tanto più se si saprà mettere in gioco servizi di vicinato e strumenti collaborativi pubblici e privati, spazi aperti di prossimità, spazi urbani inediti per la mobilità attiva”.

Il questionario – disponibile all’indirizzo www.comune.cesena.fc.it/cesenacomeva per tutti coloro che non lo hanno compilato – si compone di sei diverse sezioni tese a conoscere a fondo il cittadino che risponderà alle diverse domande. Il percorso prende avvio con una prima parte anagrafica, in cui – in formato anonimo – vengono raccolti alcuni dati demografici e di residenza, di fascia di età, provenienza e composizione del nucleo familiare, quartiere di riferimento.
La seconda tappa si concentra sull’aspetto relazionale, per capire come i cittadini vivono e affrontano questo momento di emergenza e quali sono le loro principali preoccupazioni, per sé stessi e le persone care, sia dal punto di vista emotivo, sia comportamenti.
Le domande della terza sezione hanno invece l’obiettivo di raccogliere informazioni su come le persone hanno vissuto queste settimane di isolamento forzato in casa e di mobilità limitata, per comprendere se ci sono degli aspetti relativi ai servizi di prossimità su cui intervenire o che si possono migliorare.
La quarta sezione accende i riflettori sulle sfide che i cittadini ritengono prioritarie per il futuro della città, dal sociale ai servizi, dall’ambiente al clima.
A questo punto, ampio spazio è dedicato alle relazioni di vicinato con domande finalizzate a capire l’interesse a sviluppare a Cesena forme di collaborazione e partecipazione tra cittadini, associazioni e amministrazione pubblica.
Il questionario si conclude con l’informativa sulla privacy per il trattamento dei dati e l’invio in formato anonimo.

Al momento, su oltre 800 risposte pervenute, 100 persone hanno lasciato i propri riferimenti diretti per essere ricontattati, mentre il 30% di chi risponde è interessato a impegnarsi in prima persona per partecipare attivamente alla costruzione di idee e progetti per i propri quartieri e luoghi di vita.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



Data Ultima Modifica:
07 Maggio 2020

Data di Pubblicazione:
07 Maggio 2020

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