Casa Bufalini si apre a una nuova vita
Inaugurazione sabato 30 marzo, alle ore 11
Nuova vita per Casa Bufalini che, dopo i lavori di restauro, è pronta ad accogliere un “laboratorio urbano aperto”, capace di coniugare cultura e nuove tecnologie e far crescere nuove idee imprenditoriali.
L’inaugurazione è fissata per sabato 30 marzo, alle ore 11, alla Presenza del Sindaco Paolo Lucchi, degli Assessori Christian Castorri, Francesca Lucchi, Maura Miserocchi, di Morena Diazzi, Direttore della Direzione generale economia della conoscenza, del lavoro e dell'impresa della Regione Emilia Romagna.
Dopo il taglio del nastro, è prevista l’inaugurazione delle due mostre che Casa Bufalini ospiterà fino a giugno.
La prima mostra è “Instrùmentum – Il genio di Leonardo a casa Bufalini”. Curata da Maggioli Musei – Parallelo, propone un’esperienza polisensoriale alla scoperta della nuova Casa Bufalini.La seconda mostra, “Conceptum - percezione, idea, concetto: il metodo Bufalini”, è stata curata da Spazi Indecisi.
Le due mostre resteranno allestite fino a giugno.
Nel frattempo andranno avanti le procedure di gara per l’individuazione del gestore.
Il termine per la presentazione delle offerte è scaduto il 31 gennaio 2019.
Due le proposte pervenute, attualmente all’esame della commissione
.Al termine di questo percorso sarà individuato il gestore che si occuperà della struttura per i prossimi otto anni, con il compito di realizzare al suo interno un ‘laboratorio’ di innovazione che sappia coniugare cultura, tecnologia e valorizzazione del territorio.
Al concessionario saranno destinati 650.000 euro come contributo economico per la gestione del Laboratorio Aperto “Casa Bufalini”, e altri 155mila euro per l’acquisto di arredi e attrezzature (entrambe le somme sono coperte dal finanziamento ricevuto dalla Regione nell’ambito del POR FESR Emilia – Romagna 2014-2020).
Il restauro
L’intervento è iniziato nell’autunno 2017 e, sulla base del progetto messo a punto dal Comune, ha visto la demolizione di tutte le parti non più recuperabili, a cominciare dai solai e dalla copertura, che sono stati ricostruiti rispettando i materiali esistenti e tenendo conto delle normative antisismiche.
Anche le murature interne ed esterne sono state in parte ricostruite ed adeguate sismicamente, mentre particolare attenzione è stata dedicata al recupero di tutti gli elementi originali e caratteristici dell’edificio.
Il restauro ha interessato anche l’abside della chiesa di San Francesco, unico elemento sopravvissuto alla demolizione di metà Ottocento; dopo essere stato murato e inglobato all’interno del Palazzo, questo spazio era stato trasformato in due ambienti sovrapposti con la costruzione di un solaio intermedio.
Con i nuovi lavori, è stato eliminato il solaio (sostituito da un ballatoio perimetrale in acciaio e vetro), mentre per consentirvi l’accesso si è pensato a un percorso pavimentato in legno che attraverserà il cortile posto sul retro dell’edificio.
L’intervento è stato realizzato da un raggruppamento temporaneo di imprese fra le ditte Ahrcos e Tecnoelettra.
Il costo complessivo dell’opera è di circa 2 milioni, di cui 1,6 milioni provenienti dal finanziamento concesso a questo progetto dalla Giunta regionale dell’Emilia Romagna nell’ambito dell’assegnazione dei fondi strutturali europei del POR FESR 2014/2020, mentre i restanti 400mila euro sono stati stanziati dal Comune di Cesena.
Ma complessivamente, l’importo dei contributi regionali a questo progetto ammonta a 3 milioni di euro.
Oltre alla cifra assegnata per il recupero dell’immobile, sono arrivati 1 milione di euro per sostenere l’avvio dell’attività e la gestione del laboratorio e, infine, 400mila euro per la sua promozione.
Alcuni cenni storici su casa Bufalini
L’attuale Casa Bufalini fu costruita nel 1700 da Giacomo Bufalini, padre di Maurizio.
Il palazzo testimonia le strutture edilizie settecentesche ancora ben riconoscibili, grazie alla mancanza di forti interventi che ne hanno preservato le geometrie originali.
La facciata del manufatto a tre piani risulta semplice ed armoniosa; affiancata da due finestre su ogni lato si apre, al centro del piano terra, la porta principale d’ingresso.
Al primo piano, sul lato opposto della casa, è presente un balcone che si estende verso il cortile.Il rilevante valore storico del sito è dato anche dalla presenza, nel muro occidentale, dell’unica traccia rimasta della vecchia chiesa di San Francesco (osservabile nel muro ovest dell’edificio) mentre, la parte absidale e la parete annessa, sono residui della ricostruzione settecentesca.
L’abside, ancora ben visibile, fu inserita nelle strutture edilizie dopo la demolizione del resto della chiesa.
Nell’ultimo periodo precedente l’avvio dei restauri, l’edificio ha ospitato alcune associazioni culturali cittadine e associazioni d’arma combattentistiche (l’Associazione Arma Aeronautica) e il secondo piano è stato utilizzato come deposito dell’Archivio Notarile.
Maurizio Bufalini
Nato a Cesena il 4 giugno 1787, dopo aver studiato medicina nell'Università di Bologna ed essersi perfezionato a Pavia, esercitò la professione di medico a Cesena.
Fautore del metodo sperimentale, sostenne la necessità di porre l'esame dei fatti alla base della scienza medica, pur respingendo le più audaci teorie dello scientismo materialista.
Nel 1835 fu nominato insegnante di clinica medica nell'Arcispedale di Santa Maria Nuova di Firenze.
Dette anche un importante contributo alla nascita dell'Istituto di Studi Superiori di Firenze, dove mantenne, fino alla sua morte, la cattedra di clinica medica.
Elaborò anche apprezzabili indirizzi in campo pedagogico-sociale (Della Benevolenza e dell’emulazione e della religione considerate come principii della morale educazione dei fanciulli, 1840; Sull’influenza educatrice della popolare istruzione, 1850).
Vedeva con favore gli asili infantili, come luogo per promuovere l’educazione in comune, conciliando l’emulazione e la competizione con la solidarietà umana.
Accademico dei Georgofili e dei Lincei, Bufalini fu anche membro e segretario della Crusca.
Nel 1848 fu eletto al Consiglio di Stato Pontificio e nominato senatore in Toscana.
Dopo l’Unità d’Italia venne nominato senatore del Regno (1860).
Morì a Firenze nel 1875. Secondo il Murri aprì l'epoca della medicina che "scrutava il paziente con l'osservazione, col coltello, col microscopio, con la storta, con le macchine".
La sua biblioteca è conservata alla Malatestiana, dove arrivò nel 1875: comprende oltre 8000 tra volumi e opuscoli e numerose carte manoscritte, tra le quali sono particolarmente interessanti l'epistolario, le relazioni e gli studi di carattere medico.
Le mostre
Il genio di Leonardo da Vinci, l’approccio innovativo di Maurizio Bufalini, illustre medico cesenate, pedagogista e innovatore del metodo scientifico sperimentale si incontrano in un percorso interattivo e sensoriale all’interno di Casa Bufalini.
Per raccontare questo luogo e far emergere il genius loci di Casa Bufalini come luogo, appunto, di creazione e ideazione basato sull’osservazione del mondo e sull’applicazione tecnologica, verranno proposte due mostre interattive che accompagneranno il visitatore all’interno degli spazi riqualificati.
Instrumentum e Conceptum raccontano in maniera originale questi due personaggi, che seppur differenti per calibro e vissuti in periodi diversissimi, hanno in comune uno sguardo analitico, innovativo e creativo per l’immaginazione del futuro: la sperimentazione empirica, alla base del metodo scientifico, è per entrambi capitale per la comprensione dei fenomeni naturali e prima di tutto dell’uomo.
Ecco allora l’idea di due mostre che si intrecciano in un unico percorso.
Al primo piano "INSTRUMENTUM - Il genio di Leonardo a Casa Bufalini" (allestimento e ideazione di Maggioli Musei Spa e Parallelo srl).
Il riferimento è alla parola latina che deriva da "instruere" (costruire, apprestare), che allude appunto a quell'insieme di dispositivi con i quali comprendere la realtà per agirvi oltre ogni principio di autorità.
Il percorso multimediale intende rappresentare il pensiero pragmatico di Leonardo, il suo approccio innovativo al concetto di osservazione del fatto naturale e dell’azione creativa.
La narrazione della vita di Leonardo permette di soffermare l’attenzione del pubblico sul suo passaggio in Romagna con gli schizzi delle mura Malatestiane e il disegno del porto di Cesena.
"Il genio di Leonardo a Casa Bufalini” intende rappresentare il pensiero pragmatico di Leonardo rispetto al tema scientifico nell’accezione odierna.
Il focus e il tema conduttore è quello del concetto di osservazione del fatto naturale e azione creativa che accomuna anche l’attività del medico Maurizio Bufalini, fondata primariamente sulla prassi medica e non su concetti aprioristici (vitalismo).
La narrazione della vita di Leonardo permette di soffermare l’attenzione del pubblico sul suo passaggio in Romagna con gli schizzi delle mura Malatestiane e il disegno del porto di Cesena (fonte: Biblioteca Malatestiana di Cesena) ma anche nel suo “tour” da Urbino e Pesaro fino a Rimini per poi giungere a Cesena, Cesenatico e Imola.
Interessante è poi il fatto che la carriera di Bufalini ebbe un momento importante a Firenze nell’Ospedale di Santa Maria Nuova dove ottenne la cattedra di Clinica Medica che gli permise di avere la giusta fama per le sue teorie sperimentalistiche che a Firenze, appunto, si consolidarono.
Ebbene, lo stesso Ospedale di Santa Maria Nuova fu il luogo nel quale Leonardo da Vinci effettuava i propri studi anatomici, un collegamento utile a rafforzare nella narrazione il contatto tra i due soggetti.
L’ approccio è quello di inserire due componenti comunicative differenziate: una video proiezione nella sala piccola e un allestimento fisico a supporto di grafica statica e digitale (touch screen) nella sala grande.
La proiezione ha lo scopo di rendere immersiva e introdurre il tema della mostra con riferimento a Leonardo e Bufalini. Musica, suoni e una voce narrante (sottotitolata in inglese) chiariranno in modo sintetico e avvincente l’idea della sperimentazione come fondamentale per l’innovazione.
Nella sala grande una duplice parete autoportante permette la costruzione di una sorta di corridoio percorribile dal visitatore che si troverà nel mondo di Leonardo percorrendo la sua vita a tappe.
Schermi di piccolo formato ma posti ad altezza osservatore dialogheranno con immagini statiche e testi.
Le due pareti esterne sono dedicate, la prima, frontalmente alla porta, al titolo della mostra, la seconda al “periodo” romagnolo di Leonardo da Vinci: il visitatore potrà accedere a informazioni dettagliate, potrà navigare i disegni in alta risoluzione attraverso due schermi touch-screen.
Il sistema di illuminazione sarà tale da percepire l’oggetto allestitivo come una sorta di monolite tecnologico dalla grande forza comunicativa.
Due proiezioni d’ambiente provenienti dall’alto della struttura animano le pareti di fondo con suggestioni grafiche e testuali.
Casa Bufalini intende dunque con questa prima mostra definire la propria identità, in omaggio al suo primo abitante, ovvero divenire luogo di ricerca, innovazione e creazione.
Al secondo piano "CONCEPTUM - Percezione, idea, concetto: il metodo Bufalini" (allestimento e ideazione di dell’Associazione Spazi Indecisi).
Una delle eredità intellettuali più interessanti di Bufalini è l’uso consapevole dei sensi per conoscere l’ignoto. L’allestimento si concentrerà sul tema della percezione, ponendo al centro dell’esperienza l’uomo: un viaggio attraverso i cinque sensi per accompagnare il visitatore alla scoperta di Casa Bufalini, piattaforma creativa, luogo di incontro e scambio di idee.
Un viaggio sensoriale verso la conoscenza, un percorso di formazione metaforicamente espresso dal passaggio graduale da ambienti bui e disorientanti ad ambienti sempre più luminosi e sereni.
L’intento sarà quello di stimolare il visitatore per rendere Casa Bufalini quella fabbrica creativa e luogo d’intelletto tanto auspicati.
Gli allestimenti sono quindi organizzati per dare ai visitatori delle suggestioni ai 5 diversi sensi:
1 - TATTO: pannelli autoportanti rivestiti di materiali tattili guidano nella penombra verso la sala 2;
2 - OLFATTO: saletta con fumo profumato illuminato da laser a lama;
3 - GUSTO: sala piena di palloncini tra cui farsi largo verso delle caramelle con l’effige del cervello;
4 - UDITO: nell’abside, video realizzato da Emilio Rossi in occasione dello spettacolo “Umana Natura” di Alchemico Tre che reinterpreta la statua di Maurizio Bufalini;
5 - VISTA: gioco di luci che proietta le ombre dei visitatori scomposte nei colori fondamentali.
Tutti gli allestimenti sono stati progettati con supporti leggeri e removibili in modo da non intaccare o lasciare tracce sulle pareti e sulle strutture dell’immobile appena riqualificato.
Al secondo piano sarà allestita una sala con due tavoli didattici per far conoscere Leonardo anche ai più piccoli che, grazie alla fantasia e alla curiosità, potranno avvicinarsi a questo grande artista, realizzando attraverso le forme geometriche, alcune costruzioni come ad esempio ponti, cupole e poliedri.
Sempre al secondo piano saranno esposti gli elaborati grafici del Laboratorio di restauro del Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna.
Le mostre ad ingresso gratuito sono aperte nei seguenti giorni e orari:
dal 30 marzo al 16 giugno 2019 lunedì dalle ore 14,00 alle ore 19,00 dal martedì al sabato dalle ore 9,00 alle ore 19,00; domenica dalle ore 10,00 alle ore 19,00.
Su richiesta, negli stessi giorni e orari è possibile prenotare visite guidate, anche per gruppi o classi contattando: Biblioteca Malatestiana tel. 0547/610892 - didattica@comune.cesena.fc.it
Per informazioni:
IAT- Ufficio Turistico Cesena Piazza del Popolo n.09
tel 0547/356327
email: iat@comune.cesena.fc.it
Data Ultima Modifica:
01 Aprile 2019
Data di Pubblicazione:
29 Marzo 2019
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