E45, i Comuni non abbassano la guardia
In preparazione un documento per chiedere al Governo il ripristino della cassa integrazione per i lavoratori che non beneficiano degli ammortizzatori sociali
I Comuni dell’E45 non abbassano la guardia di fronte all’emergenza causata nei loro territori dalla chiusura della superstrada.
Anche perché la parziale riapertura del viadotto Puleto non ha risolto i problemi principali e le difficoltà economiche affrontate nell’ultimo mese dalle imprese e dai lavoratori della valle del Savio non sono ancora rientrate. Così, nella giornata di mercoledì 20 febbraio, con la firma di uno specifico accordo, tutti i Comuni coinvolti nell’emergenza E45 - cioè i sei dell’Unione Valle Savio (Cesena, Bagno di Romagna, Mercato saraceno, Montiano, Sarsina e Verghereto) con a fianco Sogliano, Roncofreddo e Sant’Agata Feltria – hanno formalmente delegato l’Unione Vallesavio a svolgere tutte le attività e i compiti necessari per attuare le misure di sostegno e assistenza previste dalla Regione, a cominciare dalla gestione dei rapporti con la Regione stessa, così come con il Governo, l’Anas e tutti gli altri organi istituzionali coinvolti.
Non si tratta di una semplice formalità, ma del primo passo operativo per attivare gli interventi previsti, primo fra tutti l’erogazione, a imprese e cittadini del territorio colpiti dall’emergenza, dei contributi resi possibili dallo stanziamento di 250mila euro da parte della Regione.
Nel frattempo, come si ricorderà, prosegue l’indagine conoscitiva per valutare l’entità dei problemi provocati dalla chiusura dell’E45, in modo da criteri e modalità di accesso dei contributi.Per inviare le segnalazioni – esclusivamente via web - c’è tempo fino al fino alle ore 13 di domenica 17 marzo; chi avesse bisogno di un supporto nella compilazione e nell’invio può rivolgersi agli Sportelli informativi dei Comuni e a quelli di delle associazioni di categoria, dei sindacati e delle parti sociali firmatarie del protocollo d’intesa.
Già fissata, intanto, per giovedì 28 febbraio, la nuova riunione del Tavolo d’emergenza, a cui partecipano gli enti locali, le associazioni imprenditoriali e i sindacati sottoscrittori del protocollo d’intesa sull’E45.
All’incontro interverrà il Presidente di Unioncamere Emilia – Romagna Alberto Zambianchi per presentare i risultati di un’indagine di Unioncamere sull’impatto economico determinato dalla chiusura della superstrada.
E’ previsto inoltre che tutti i partecipanti al Tavolo sottoscrivano il documento proposto da Cgil, Cisl e Uil per chiedere al Governo il ripristino della cassa integrazione in deroga e i relativi finanziamenti per sostenere il reddito dei lavoratori delle realtà produttive e di servizio che operano nei comuni coinvolti e che non rientrano nei criteri di utilizzo degli ammortizzatori sociali previsti dalla legge.
“Naturalmente – riferisce il Presidente dell’Unione Valle Savio e Sindaco di Cesena Paolo Lucchi – l’incontro del 28 febbraio sarà anche l’occasione per fare il punto della situazione dopo gli impegni presi dal Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli in occasione della sua visita al viadotto Puleto. E ci auguriamo che per quella data si sia fatto qualche passo avanti.
Per il momento infatti, siamo ancora fermi alle sole rassicurazioni fatte dal Ministro una settimana fa. Non che pretendessimo l’avvio immediato dei lavori promessi (come Sindaci conosciamo bene i tempi tecnici necessari).
Ma ricordiamo che il Ministro Toninelli ha promesso anche un’imminente convocazione dei Sindaci dell’E45 da parte del Ministro Di Maio per attivare lo stato di emergenza nazionale. Convocazione che, al momento, non è ancora arrivata. Per quanto ci riguarda, l’Unione Valle Savio continua a lavorare per dare il più velocemente possibile le risposte di cui hanno bisogno cittadini e imprese del territorio.
E vorremmo che anche il Governo facesse altrettanto”.
Data Ultima Modifica:
22 Febbraio 2019
Data di Pubblicazione:
21 Febbraio 2019
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