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Tari 2019. Tariffe più leggere in media del 6% per famiglie e aziende cesenati

 
Anche nel 2019 – come era già successo nel 2018 - la Tari diventa più leggera. Anzi, il calo è ancora più deciso.
Merito della riduzione complessiva dei costi per la copertura del servizio di gestione dei rifiuti urbani, che per quest’anno scende del 3,45%.
E questo, soprattutto, in virtù dei risultati della lotta all’evasione, che nel 2018 ha permesso all’Ufficio Tributi del Comune di:-  recuperare 1 milione e 375mila euro (somma che contribuisce a ridurre i costi di quest’anno);
- di allargare la platea dei contribuenti grazie all’emersione di 714 utenze mai dichiarate in precedenza e di 166.409 metri quadrati.
E’ facile intuire che, aumentando il numero di contribuenti, la suddivisione della spesa pro capite risulta più bassa.
Proprio sulla base di questi risultati, la Giunta comunale ha deciso di approvare le nuove tariffe più convenienti sia per cittadini che per le imprese. Per l’approvazione definitiva però bisognerà aspettare il voto del Consiglio comunale. 

Il costo del servizio
Nel 2019 il costo complessivo dei servizi per la gestione dei rifiuti urbani, approvato da Atersir, ammonta a 15 milioni e 424.874 euro (in calo  rispetto ai 15 milioni e 976.054,30 euro del 2018).
Molte le voci che contribuiscono a formare questa somma: la voce più rilevante, ovviamente, è quella riferita al costo effettivo del servizio di gestione dei rifiuti urbani (Sgrua) che nel 2019 sarà di 13.858.259,20 euro. Ad essa si affiancano altre voci: l’IVA, i costi amministrativi, gli insoluti (quantificati al 6%), gli sconti per compostiere e altro, e dedotti i recuperi e i contributi. 

Utenze domestiche
Ma vediamo come si tradurranno in pratica le nuove tariffe appena approvate e che si cominceranno a pagare dal prossimo 31 maggio, quando scadrà la prima delle tre rate previste.
Le utenze domestiche registreranno una riduzione media di quasi il 6%
Solo per fare un esempio, un’utenza domestica di mq. 100 e abitata da 3 componenti nel 2017 pagava 263,22 euro (al netto dell'addizionale provinciale), nel 2018 ha pagato 255,83 euro (con una diminuzione del -2,81%) e nel 2019 pagherà 241,10 euro (con una ulteriore diminuzione del 5,76%).
Dunque il risparmio è di 22,12 euro in due anni.
Analogamente, un’utenza domestica di mq. 100 e abitata da 4 componenti, al netto del tributo provinciale del 5%, nel 2017 pagava 282,82 euro, nel 2018 ha pagato 275,96 euro (con una diminuzione del -2,43%) e nel 2019 pagherà 260.31 euro (con una diminuzione del 5.67%).
Si tratta di un risparmio di 22,51 euro in due anni.

Utenze non domestiche
Le utenze non domestiche risparmieranno, come minimo, il 5,88% (è questa la percentuale calcolata per la categoria dei marmisti, imbianchini e lavori edili).  
Ma gran parte delle attività economiche risparmierà tra il 7 e l’8%.
La categoria più numerosa, quella delle autorimesse e magazzini senza vendita diretta, calerà del 7,59%. 
I negozi di abbigliamento hanno una riduzione del 7.53%, i negozi di parrucchiere hanno una riduzione del -7.91%, i bar e pubblici esercizi una riduzione del 7.74%, le attività industriali di produzione una riduzione del 7.82%. 
Per fare esempi concreti sulle utenze non domestiche:·        
Un ufficio (o studio professionale) di mq. 150 nel 2017 pagava Euro 621,00 (al netto dell'addizionale provinciale), nel 2018 Euro 603,00 (con una riduzione del -2,90%  rispetto al 2017) e nel 2019 Euro 556,50 (con una ulteriore diminuzione pari al -7,71% rispetto al 2018).·        
Un negozio di abbigliamento di mq. 50 nel 2017 pagava Euro 191,50, nel 2018 Euro 186,00 (-2,87% rispetto al 2017) mentre nel 2019 pagherà Euro 172,00 con una ulteriore diminuzione del -7,53%.
·        Un  Pubblico esercizio (bar)  di mq. 80 nel 2017 pagava Euro 1.032,80, nel 2018 Euro 1.002,40 (-2,94% rispetto al 2017) mentre nel 2019 pagherà Euro 924,80 con una ulteriore diminuzione del -7,74%
.·        Una pizzeria di mq. 200 nel 2017 pagava Euro 3.900,00, nel 2018 Euro 3.786,00 (-2,92% rispetto al 2017) mentre nel 2019 pagherà Euro 3.492,00 con una ulteriore diminuzione del -7,77%.
·        Un negozio di ortofrutta di mq. 50 nel 2017 pagava Euro 796,00, nel 2018 Euro 774,50 (-2,70% rispetto al 2017) mentre nel 2019 pagherà Euro 716,00 con una ulteriore diminuzione del -7,55%.
·        Infine un laboratorio industriale di mq. 1.500 nel 2017 pagava Euro 2.815,50, nel 2018 Euro 2.733,00 (-2,80% rispetto al 2017) mentre nel 2019 pagherà Euro 2.520,00 con una ulteriore diminuzione del -7,82%.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



Data Ultima Modifica:
14 Febbraio 2019

Data di Pubblicazione:
14 Febbraio 2019

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